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Il taglio di 25 cent delle accise prorogato al 2 maggio. Baumgartner: «Così si danneggiano le imprese virtuose»

il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha firmato un decreto insieme al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per far slittare il taglio delle accise sui carburanti fino al 2 maggio. Con lo stesso meccanismo attuale, per cui le imprese con veicoli euro 5 e 6 di fatto non hanno vantaggi. Cosa che sottolinea indispettito il presidente di Anita, chiedendo un necessario correttivo

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Il taglio di 25 centesimi delle accise slitta in avanti fino al 2 maggio. Il decreto non è ancora comparso in Gazzetta Ufficiale, ma il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha dichiarato a chiare lettere di averlo firmato, unitamente al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Il tutto è reso possibile, in termini di copertura finanziaria, dall’extra gettito incamerato grazie all’iva sui carburanti, che non è detto che consenta di prorogare ulteriormente la misura. 

La cosa, ovviamente, avrà conseguenze sul rimborso delle accise che trimestralmente ottengono gli autotrasportatori, in quanto essendo questo meno conveniente, viene di fatto sospeso per lasciare spazio alla riduzione appena appena superiore dei 25 centesimi, che invece si applica a tutti (e non soltanto ai veicoli euro 5 ed euro 6 sopra le 7,5 ton).

E proprio quest’ultima contraddizione è stato sottolineata dal presidente di Anita, Thomas Baumgartner, che pur apprezzando in generale lo sforzo del governo ha però ricordato «che il taglio temporaneo di 25 centesimi del prezzo del gasolio, che ora il Governo si appresta a prorogare di ulteriori 10 giorni, sta producendo un effetto praticamente nullo per le imprese di autotrasporto che hanno il parco veicolare più moderno, essendo stato contestualmente sospeso il beneficio del rimborso delle accise di oltre 21 centesimi per i mezzi euro V ed euro VI».

In pratica la critica del presidente di Anita riguarda questa conseguenza paradossale, che vede come «unici beneficiari» della misura agevolativa «le imprese che ancora usano veicoli vecchi e quindi più inquinanti». Proprio per questo Baumgartner auspica «che il Governo intervenga per eliminare questa distorsione del decreto legge 21/2022 a danno dell’ambiente e che la proroga al 2 maggio del taglio sul gasolio non avvenga di nuovo a scapito di chi utilizza mezzi di trasporto di merci più puliti e rispettosi dell’ambiente, in caso contrario saremo nostro malgrado costretti a mettere in campo ogni azione a tutela delle imprese più virtuose». Un’espressione molto chiara e netta, che difficilmente si sente pronunciare dal presidente di un’associazione di matrice confindustriale.

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