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IRU alla UE: Accelerare i negoziati sul Brennero

Marian (IRU): «Un nuovo ciclo di negoziati deve essere organizzato senza ulteriori ritardi. In caso di fallimento, la Commissione europea deve intraprendere un'azione giudiziaria»

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L’IRU e diverse altre associazioni nazionali di trasporto hanno nuovamente chiesto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di avviare i negoziati tra Germania, Italia e Austria per trovare una soluzione all’impasse del Brennero.

La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen

Nel giugno scorso, diversi Stati membri avevano già espresso il loro malcontento per i vari divieti al transito e la difficoltà di mantenere la libera circolazione delle merci lungo il Brennero attraverso l’Austria. Nonostante a luglio la presidente von der Leyen ritenesse la questione urgente per la quale bisognava trovare pronta soluzione, a oggi, la Commissione non ha ancora mosso un passo.
Così il trasporto merci su strada, ma anche quello su rotaia, continuano a trovarsi di fronte a gravi strozzature.

Raluca Marian, direttore IRU per l’advocacy nell’UE

«Con l’impasse del Brennero ci troviamo di fronte a un problema estremamente serio – spiega Raluca Marian, direttrice dell’IRU EU Advocacy – C’è una carenza di capacità nel trasporto merci su rotaia e nel trasporto combinato. Gli autotrasportatori che vogliono utilizzare il trasporto combinato si trovano di fronte a una situazione impossibile».

Situazioni insostenibili come la più recente del 3 ottobre, in Italia in concomitanza di una festività in Germania si è creata sulla A22 una fila di mezzi pesanti di oltre 100 km perché l’Austria aveva bloccato il loro accesso alla strada del Brennero.

Da diversi anni l’IRU chiede alla Commissione europea, custode del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, di intraprendere un’azione legale contro l’Austria per imporre il rispetto del principio della libera circolazione delle merci.
L’incapacità della Commissione europea di assumersi le proprie responsabilità e di agire non ha fatto altro che peggiorare la situazione, aumentando il malcontento in Austria e negli altri Stati membri dell’UE, nonché dei fornitori di trasporto merci e logistica su strada, su rotaia e nel trasporto combinato e dei loro clienti.
«Un nuovo ciclo di negoziati deve essere organizzato senza ulteriori ritardi. In caso di fallimento, la Commissione europea deve intraprendere un’azione giudiziaria» chiosa Raluca Marian.

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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