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Lavoro usurante per autisti di camion: i promotori della legge incontrano il sottosegretario Durigon

Oltre che il riconoscimento del lavoro usurante per i conducenti, il confronto ha affrontato alcuni temi cruciali come la necessità dell’obbligo di dotazione di un dispositivo salvavita per i lavoratori che operano in solitudine, l’introduzione di misure di emergenza in deroga all’art. 157, comma 7-bis, CdS e l’abrogazione del Regio Decreto 2657/1923 che disciplina la figura degli autisti discontinui

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Dopo aver depositato lo scorso maggio un testo di legge di iniziativa popolare che mira al riconoscimento come usurante della professione di autisti di camion, l’Associazione Willy – Sicurezza e Legalità nel Trasporto e la FNILT/CSE – UGL Viabilità e Logistica Regione Lazio hanno incontrato in questi giorni Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’obiettivo  di fare il punto sulla proposta che sta raccogliendo le 50 mila firme di adesione.

La delegazione era composta da rappresentanti di alcune organizzazioni del settore trasporti e logistica e in particolare da Claudio Lozzi, responsabile nazionale conducenti UGL, Domenico Lizzi, presidente dell’Associazione Willy e Mario Zotti, segretario generale FNILT/CSE.

Domenico Lizzi, presidente dell’Associazione Willy, Claudio Lozzi, responsabile nazionale conducenti UGL e Mario Zotti, segretario generale FNILT/CSE

Durante l’incontro i promotori hanno illustrato al sottosegretario la complessa e spesso disagiata situazione vissuta dai lavoratori della logistica e del trasporto merci, evidenziando le criticità che quotidianamente affrontano e la necessità di un intervento legislativo che tuteli maggiormente la loro salute, sicurezza e dignità professionale.

Tra i temi trattati: 

  • il riconoscimento del lavoro usurante per i conducenti, sulla base dell’effettivo numero di ore lavorate in condizioni spesso critiche e stressanti;
  • la necessità dell’obbligo di dotazione di un dispositivo salvavita per i lavoratori che operano in solitaria, per garantire tempestivi interventi in caso di emergenza; 
  • l’introduzione di misure di emergenza che possano derogare all’art. 157, comma 7-bis, del Codice della Strada – che vieta di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo per utilizzare l’impianto di climatizzazione – per tutelare meglio la sicurezza e la salute degli autisti;
  • l’abrogazione del Regio Decreto 2657 del 1923, che disciplina la figura degli autisti discontinui, normativa ormai obsoleta e non rispondente alle esigenze attuali del settore.

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