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Rixi: «I 197 milioni di fondi per l’autotrasporto sono stati ripristinati»

Due blocchi di finanziamenti concessi al settore in passato – il primo di 160 milioni e il secondo di 37 – erano rimasti privi di cassa. Ma il viceministro, dopo un confronto con il MEF, ha trovato le risorse. Così per risolvere la prima partita è attesa la pubblicazione imminente di un decreto interministeriale, mentre per la seconda è stato presentato un emendamento a un decreto in discussione in Senato

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La scorsa settimana si erano paventati due possibili tagli ai fondi promessi all’autotrasporto e per i quali, in qualche caso, si erano già attivate le procedure per la distribuzione. La cosa ora sembra scongiurata. O meglio, come ha spiegato il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi, durante un convegno organizzato da Assotir su «L’aggregazione nell’autotrasporto: solo storia o anche futuro», «il problema era di cassa, nel senso che quando ci siamo trovati a chiudere le procedure per l’erogazione dei fondi è venuto fuori che mancavano 160 milioni di euro destinati a sostenere le aziende di autotrasporto. E questo è inaccettabile. Così siamo andati al MEF e insieme abbiamo individuato una serie di fondi già stanziati e rimasti non spesi con cui recuperare la cassa». Lo stesso viceministro ha anche anticipato che è imminente la pubblicazione di un decreto interministeriale che chiuderà definitivamente la partita. 

L’ammanco dei 37 milioni per il rinnovo del parco

Il secondo ammanco sempre relativo all’autotrasporto riguarda i 37 milioni di euro destinati a finanziare il rinnovo del parco veicolare del settore relativo all’anno 2021. Qui, il problema è sorto con l’approvazione del decreto finalizzato a concedere un sostegno per fronteggiare l’alluvione in Emilia Romagna. Per il quale sono stati utilizzati anche quei fondi, perché di fatto all’epoca non erano stati ancora assegnati ai destinatari. Un errore che adesso il viceministro provvederà a rettificare presentando un emendamento in discussione in Senato – e del quale è anche relatore – con cui appunto verrà ripristinato lo stanziamento venuto meno. Ci vuole quindi un atto normativo diverso e una tempistica un po’ più allungata, nel senso che comunque la conversione del decreto dovrebbe avvenire entro il 10 ottobre. Sempre che – va detto – nel percorso parlamentare non incontri degli ostacoli. 

E ora inizia la partita del gasolio

Sempre a proposito di fondi, Rixi ha anticipato che entro i prossimi dieci giorni convocherà le associazioni dell’autotrasporto per discutere, tra le altre cose, la modalità con cui affrontare la nuova impennata del prezzo del gasolio, che ormai ha raggiunto i due euro al litro. 

Le associazioni dal canto loro hanno già chiarito (tramite una lettera di Unatras) che, nella loro ottica, lo strumento privilegiato dovrebbe essere quello del credito di imposta. Bisogna vedere quanti fondi servono e e cosa c’è nelle casse del governo, alle prese con due criticità finanziare. La prima, ricordata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, riguarda i tassi di interesse: «Noi abbiamo un debito – ha spiegato – per cui lo spread di tassi di interesse rispetto all’anno scorso fa sì che la manovra di bilancio sia stata portata via dalla rendita finanziaria». E l’erosione che i tassi hanno provocato è stata quantificata dallo stesso ministro in 14-15 miliardi di euro. Poi c’è la questione dei miliardi che gravano sul bilancio dello Stato a causa del bonus legato al 110%, ricordato anche dallo stesso Rixi. E che lascerà strascichi per diverse stagioni.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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