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Tempi di attesa, Fiap: «Stop alle pressioni illecite sui vettori». Diffide ai committenti, denunce all’Antitrust e osservatorio per il monitoraggio 

Continua lo scontro tra vettori e committenti sull’applicazione delle nuove norme sui tempi di attesa al carico e scarico per l’autotrasporto. Fiap denuncia “il crescente numero di segnalazioni di aziende in merito a pressioni e minacce commerciali”. L’associazione guidata da Alessandro Peron non ci sta e si attiva per denunciare le pratiche all’Agcm, per far partire diffide indirizzate ai committenti che non riconoscono gli indennizzi o chiedono di cambiare i contratti. Inoltre, l’associazione fonda un osservatorio e centro studi per raccogliere segnalazioni e pratiche scorrette da inviare periodicamente alle istituzioni

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L’associazione guidata da Alessandro Peron tira fuori i muscoli e sull’interpretazione della norma che introduce la nuova disciplina sui tempi di attesa al carico e scarico, sulla quale era già intervenuta con una circolare esplicativa che escludeva la derogabilità dell’applicazione, interviene con forza, denunciando “il crescente numero di segnalazioni – si legge in una nota – provenienti dalle imprese di autotrasporto in merito a pressioni, minacce commerciali e richieste illegittime di rinuncia agli indennizzi previsti dall’art. 6-bis del D.Lgs. 286/2005”. Una situazione, secondo Fiap, “inaccettabile e lesiva della legalità”, che sta generando distorsioni concorrenziali e che colpisce direttamente la dignità del lavoro degli autisti e la sicurezza dell’intera filiera logistica.

Minacce e revoche

Secondo le segnalazioni raccolte dall’associazione, alcuni committenti starebbero minacciando di revocare incarichi o di sostituire le imprese di autotrasporto che applicano la norma, arrivando in alcuni casi a pretendere dichiarazioni di rinuncia agli indennizzi o accordi contrari alla legge. “Condotte che, oltre a essere nulle, integrano potenziali forme di abuso di dipendenza economica”.

In campo Antitrust e diffide

Per far fronte a questa situazione, spiega la nota, FIAP si è già attivata in due direzioni immediate, ovvero con una segnalazione formale all’AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – con la quale è stata trasmessa una dettagliata segnalazione, chiedendo l’avvio di una indagine conoscitiva sui rapporti tra committenza e imprese di autotrasporto e invitando l’AGCM a monitorare eventuali pratiche scorrette che ostacolano l’applicazione della norma sui tempi di attesa. Inoltre, la Fiap annuncia nelle prossime ore le prime diffide ai committenti responsabili di comportamenti contrari alla legge, con le quali si richiama il carattere imperativo dell’art. 6-bis, la nullità delle clausole di rinuncia e la possibile rilevanza delle condotte ai fini dell’abuso di dipendenza economica. “È nostro dovere – afferma Alessandro Peron, Segretario Generale FIAP – proteggere le imprese dall’uso distorto del potere commerciale di alcuni committenti. La legge non è negoziabile. La dignità del settore non è negoziabile.”

Osservatorio e report periodici

Infine, è stata annunciata la creazione di un osservatorio e centro studi per monitorare sistematicamente la situazione. L’Osservatorio raccoglierà: segnalazioni delle imprese, casi documentati di ritardo e pressioni indebite, pratiche scorrette dei siti di carico/scarico, dati utili a individuare le criticità strutturali della filiera e invierà report periodici alle Istituzioni, alle Prefetture competenti, all’AGCM e al Ministero delle Infrastrutture. “Non permetteremo che il settore venga intimidito o riportato indietro di vent’anni – conclude Peron –. Questa norma è stata introdotta per garantire sicurezza, efficienza e rispetto del lavoro. FIAP vigilerà affinché venga applicata, difenderà le imprese che la rispettano e interverrà ogni volta che emergeranno comportamenti contrari alla legalità.”

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