L’Albo degli autotrasportatori chiama l’Antitrust per dare attuazione alla nuova disciplina sui tempi di pagamento introdotta dal Dl Infrastrutture. Lo rende noto Confartigianato Trasporti che riferisce di una circolare firmata da Enrico Finocchi, Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori (scaricabile qui), nella quale si annunciano le interlocuzioni tra le due istituzioni volte ad informare sullo stato di attuazione delle novità.
La circolare precisa che la nuova disposizione non modifica il termine massimo di pagamento dei corrispettivi dovuti per i servizi di trasporto, che resta inalterato a 60 giorni decorrenti dalla data di emissione della fattura da parte del vettore-autotrasportatore.
In virtù dell’estensione all’autotrasporto dell’istituto dell’abuso di posizione economica, la circolare rammenta che, nei casi in cui le imprese e gli operatori della committenza non corrispondano quanto dovuto e tale condotta risulti particolarmente diffusa e reiterata, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) può avviare le opportune verifiche e, qualora accerti l’abuso, applicare sanzioni pecuniarie che, nei casi più gravi, possono raggiungere fino al 10% del fatturato annuo dell’impresa committente responsabile, come previsto dall’art. 15 della legge 287/1990.
Dunque, la modifica normativa, fortemente voluta da Confartigianato Trasporti e UNATRAS, riconosce nell’AGCM l’Autorità di controllo che ha la facoltà di attivare procedimenti di accertamento d’ufficio, oltre che su segnalazione diretta del creditore o del Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori che garantisce l’anonimato al vettore segnalante.
Alla luce di ciò la circolare evidenzia che le interlocuzioni in atto tra il Comitato Centrale dell’Albo e l’AGCM mirano a garantire la piena operatività della norma anche attraverso l’individuazione precisa delle procedure da seguire da parte del Comitato che offrirà supporto alle imprese creditrici segnalanti e svolgendo funzioni di raccordo con l’Autorità accertatrice in caso di eventuali violazioni.


