«La politica oggi spinge per spostare le merci sulla ferrovia o sulle autostrade del mare, sia per via della necessità di decarbonizzare i trasporti che per ridurre il traffico sulle strade. Noi riteniamo però che le esigenze della mobilità delle merci siano importanti al pari di quelle delle persone, anche perché, come è noto, esiste una proporzione tra aumento del PIL e mobilità delle merci, ma vale anche l’inverso, cioè incrementare la mobilità delle merci influisce positivamente sullo sviluppo dell’intero sistema economico del Paese». Così Thomas Baumgartner, presidente Anita, intervenuto oggi al panel «Sistema viario e mobilità su gomma» nell’ambito della conferenza Uniontrasporti – Unioncamere sul tema «Lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Le scelte del mondo economico». «Nel prossimo futuro – ha proseguito Baumgartner – anche i camion saranno a zero emissioni. Non basta più quindi concentrarsi sulle modalità di trasporto meno inquinanti, ma bisogna chiedersi quale apporterà maggiori benefici macroeconomici e dunque su quale si vuole investire maggiormente ricordandosi sempre che una modalità non esclude l’altra».
«Serve rendere più efficaci i terminal ferroviari e portuali perché se le merci arrivano e non trovano un’adeguata risposta alle esigenze di mobilità il sistema produttivo italiano perde competitività» ha chiosato Paolo Uggè, presidente Conftrasporto.«Senza un sistema logistico efficiente in grado di movimentare le merci, i prodotti restano sui piazzali. La politica deve quindi definire quali sono le infrastrutture funzionali allo sviluppo dell’economia senza dimenticarsi dell’autotrasporto» ha concluso Uggè.
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Italia vs UE, scontro totale sul caso Brennero | K44 Risponde
Insieme a Thomas Baumgartner, presidente di Anita, in questo episodio della serie «K44 Risponde» ripercorriamo la storia di questa infinita impasse tra Italia, Austria e Commissione UE e delle motivazioni che hanno portato le associazioni a ricorrere alla massima autorità giudiziaria europea.
