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Unatras chiede un incontro al ministro Salvini sui problemi dell’autotrasporto

Tra i temi indicati dal presidente Genedani: i criteri di ripartizione del fondo per il sostegno al settore; il pagamento del contributo all’ART; le regole per l’accesso al mercato; il pagamento degli incentivi sugli investimenti per l’acquisto di mezzi più rispettosi dell’ambiente e per la formazione professionale

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Unatras ha inviato una lettera al neoministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in cui chiede un incontro a breve per affrontare le questioni più impellenti dell’autotrasporto.

Nell’augurare buon lavoro e nel confermare la propria collaborazione per esaminare insieme i problemi del settore del trasporto merci e della logistica, il presidente dell’Unione, Amedeo Genedani, evidenzia nella lettera alcuni dei temi più urgenti da risolvere, primo fra tutti l’emergenza energetica e il conseguente aumento dei costi di esercizio. A questo riguardo Genedani chiede che venga prodotto da parte dell’Agenzia delle Entrate il codice tributo necessario a utilizzare le risorse stanziate per compensare l’aumento del costo del carburante, così come previsto dal Decreto aiuti del 17 maggio 2022 (codice che peraltro è stato comunicato proprio ieri dall’Agenzia, come da noi riportato).

Unatras segnala poi che nel Decreto aiuti ter è stato introdotto un fondo per il sostegno al settore dell’autotrasporto merci, con una dotazione finanziaria di 85 milioni di euro, ma che questo non è ancora accessibile alle aziende, perché la legge non ha finora definito i criteri di ripartizione, auspicando di conseguenza una modifica legislativa adeguata nel più breve tempo possibile.

Altre importanti questioni su cui discutere indicate dall’Unione: il pagamento del contributo all’ART non dovuto – a parere di Unatras – da parte di un settore che è completamente liberalizzato; le regole per l’accesso al mercato, che «per effetto di un discutibile recepimento di un regolamento comunitario sta producendo effetti distorsivi e incoerenti con le politiche di incentivazione dei mezzi più sostenibili ambientalmente»; il pagamento, atteso dalle imprese da alcuni anni, relativo agli incentivi sugli investimenti per l’acquisto di mezzi più rispettosi dell’ambiente e per la formazione professionale.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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