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Intermodalità e digitalizzazione, l’Emilia-Romagna punta sulla ZLS e sul porto di Ravenna per potenziare il traffico merci

Ferrobonus regionale, sconto sulle tracce e sostegno del ferroviario all’interno del porto di Ravenna. Sono queste alcune delle azioni messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna e annunciate dall’assessora alla Mobilità, Infrastrutture e Trasporti, Irene Priolo, nell’ambito di un convegno organizzato dalla CNA a cui hanno partecipato anche aziende del settore che chiedono “un coordinamento tra territori” per superare le criticità infrastrutturali. Occhi puntati sulla settima rivoluzione dei trasporti introdotta dalla digitalizzazione che renderà lo scalo ravennate una piattaforma per la logistica anche “attraverso la dematerializzazione dei documenti” come spiegato da Uniontrasporti

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Più merci sul treno e via mare in Emilia-Romagna con un sostegno deciso da parte della Regione alle aziende che scelgono l’intermodalità e la digitalizzazione. Il potenziamento della Zona Logistica Semplificata, avviato con un protocollo firmato nei giorni scorsi tra Regione, Agenzia delle Dogane e Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, passa anche attraverso il rinnovo del ferrobonus regionale e altri incentivi alla movimentazione ferroviaria all’interno del porto, resa sempre più piattaforma digitale per la logistica. L’annuncio è arrivato nell’ambito del convegno «Trasporti e logistica in evoluzione», organizzato dalla Cna a Bologna lo scorso 24 ottobre. «Noi stiamo lavorando soprattutto per quanto riguarda la Zona Logistica Semplificata per incentivare le imprese che sono all’interno – ha detto l’assessora alla Mobilità, Infrastrutture e Trasporti della Regione, Irene Priolo, intervenendo all’evento – Abbiamo incentivi per le imprese anche a sostegno dello shift modale. Il nostro obiettivo è sostenere il trasporto su ferro delle merci attraverso tre azioni: la registrazione del ferrobonus, lo sconto sulle tracce e le movimentazioni su ferrovia principalmente all’interno del porto di Ravenna. Tutto questo con una visione strategica che abbraccia tutta la logistica della nostra Regione». 

Irene Priolo, Assessora alla Mobilità, Infrastrutture e Trasporti della Regione Emilia-Romagna

La tavola rotonda promossa da CNA ha messo al centro la voce delle imprese della logistica e del trasporto merci, con diverse testimonianze dirette, tra cui quella di Mirko Zanantoni, presidente di Good Truck Soc. Coop, Gabriele Battistin direttore generale di NCV Soc. Coop e Silvia Bernardini, amministratrice di Bernardini Autotrasporti. Dal confronto è emerso un quadro complesso, segnato da carenza di personale, ritardi nelle consegne e criticità infrastrutturali: in particolare cantieri e limitazioni sulla viabilità che incidono pesantemente sull’operatività quotidiana. Le imprese chiedono un maggior coordinamento tra territori, enti locali e associazioni, e politiche attive per la formazione e il reclutamento di nuovi autisti, anche attraverso percorsi di integrazione e alfabetizzazione linguistica. Tra le indicazioni, anche la necessità di contrastare la concorrenza sleale e promuovere una logistica “etica”, fondata su legalità, trasparenza e compliance. Dal confronto istituzionale, che ha visto, tra gli altri, anche l’intervento della senatrice Silvia Fregolent, vicepresidente della Commissione Industria è emersa la proposta di istituire un tavolo permanente per il monitoraggio e la pianificazione gli interventi infrastrutturali.

Un tema fondamentale all’evoluzione della logistica è quello delle tecnologie. “Siamo nella settima rivoluzione dei trasporti – ha confermato Luca Zanetta di Uniontrasporti – Pensiamo alla guida autonoma, la smart mobility e la smart logistics. A livello normativo c’è una spinta verso la dematerializzazione dei documenti di trasporto che non ha implicazioni solo tecnologiche ma comporta una trasformazione dei processi operativi, delle competenze del capitale umano e delle interazioni a monte e a valle lungo la supply chain”. La digitalizzazione rappresenta un pilastro fondamentale anche nelle scelte di carattere regionale. “Noi siamo peraltro all’interno di un progetto europeo – ha aggiunto Priolo – per la digitalizzazione nel porto di Ravenna come hub sistemico del Nord-Est per fare in modo che le piattaforme digitali dialoghino sull’intermodalità ma siamo d’aiuto anche per l’impatto ambientale della logistica”. 

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