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Piattaforme sulla penisola/3. Il freddo smart di Brivio & Viganò

Visita al magazzino di Pozzuolo Martesana, alle porte di Milano, dove l’azienda di trasporto lombarda fa sfoggio di innovazione: moderne tecnologie, come l’impianto di trigenerazione e le celle a temperatura controllata sia negativa che positiva, le permettono di assicurare massimi risultati operativi e alta efficienza energetica

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Si respira aria fresca nel magazzino di Pozzuolo Martesana di Brivio & Viganò, nel senso che trasmette un’idea di modernità. L’hub logistico dell’azienda lombarda che si occupa di trasporti e di logistica integrata, fatturando 136 milioni all’anno e impiegando circa 1.400 dipendenti, si pone infatti come un punto di riferimento tecnologico per il settore della gestione del freddo. È il fiore all’occhiello di un network di magazzini di oltre 50.000 mq a temperatura controllata e differenziata, dotati di tutte le attrezzature necessarie a carico, scarico e stoccaggio delle merci. Depositi in cui le referenze gestite a stock sono più di 2.000, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare.

Il polo logistico di Pozzuolo è collocato lungo la SP 103 Vecchia Cassanese, vicino alla A58 e alla Brebemi, in posizione strategica per la distribuzione nel Nord Italia.

La superficie totale dell’impianto è di 29 mila mq tra stock e servizi. Le due celle adibite ai surgelati (-25°) possono ospitare fino a 13.200 posti pallet e dispongono di 22 baie di accesso, nelle altre due della zona freschi (0/4°) i posti pallet sono 15.300 e le baie 24. Tre di queste celle sono a temperatura variabile, modulabile da positiva a negativa (appunto fino a -25°), per cui possono essere congelate o scongelate alla bisogna. Altre 4 ribalte sono a disposizione per i compattatori di rifiuti. Le scaffalature permettono 5 livelli di stoccaggio, variabili e con la possibilità di aggiungere strati fino ad arrivare ai 12 m di altezza della struttura e garantire ai clienti soluzioni tailor-made.

Per il fresco il volume di pallet in entrata e uscita annuo è di 120 mila, per il gelo di 150 mila, con un picking che nel primo caso è di 2,5 milioni di colli, nel secondo di 4. Sia in fase di stoccaggio che di prelievo si segue la regola Fefo (First expired, first out), ovvero il prodotto con la data di scadenza più vicina nel tempo sarà il primo a essere estratto dal magazzino.

Per quanto riguarda la flotta, i mezzi frigoriferi – 800 quelli in disponibilità dell’azienda – impiegano sistemi di refrigerazione all’avanguardia per ridurre rumorosità ed emissioni. Grande attenzione è dedicata poi all’efficienza energetica. L’illuminazione utilizza solo luci led, con rilevatori di movimento nella palazzina uffici e parzializzazione delle luci. Nell’area freschi sono utilizzati circa 170 carrelli al litio, solo per le consegne. L’impianto frigo impiega invece una tecnologia ad ammoniaca e anidride carbonica, con elevato coefficiente di prestazione e a zero impatto ambientale. Le aree di stoccaggio, per gestirne al meglio le temperature, sono state isolate con pannelli sandwich a bassa trasmittanza (ovvero fortemente isolanti).

La caratteristica più interessante del magazzino, però, è l’impianto di trigenerazione, sistema che recupera i cascami termici delle celle frigo per produrre altra energia frigorifera (2,3 MW) ed elettrica (7,5 MW). Soluzione che copre la maggior parte del fabbisogno, con elevata efficienza e a costi contenuti.

Con tale politica energetica l’assorbimento energetico di tutte le utenze, stimato in circa 9 MWh/anno, è stato tagliato del 20% e i consumi ridotti del 15-18%. Una dimostrazione in più di come l’investimento in “green” sia sempre un vantaggio.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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