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Manovra: emendamento per aumentare le accise sui carburanti in Liguria. Il governo chiarisce

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C’è un piccolo giallo accise negli emendamenti alla manovra presentati dal governo in vista dell’approdo in aula di mercoledì. Tra i 54 presentati (39 di provenienza dei relatori e 15 governativi) c’è anche quello firmato dal deputato pentastellato Raphael Raduzzi, che autorizza la Regione Liguria ad aumentare, per il solo 2019, le accise sui carburanti per un massimo di 5 centesimi al litro. Una richiesta in tal senso sembrerebbe provenire direttamente dal governatore Giovanni Toti

Fatto sta che nell’immediato la misura non piace alle opposizioni. Ettore Rosato del Pd scrive già domenica sera su Twitter che «l’emergenza Genova sarà a carico dei cittadini liguri. Il Governo, dopo aver fatto un decreto che metteva poco o niente per il Ponte Morandi, ora prevede aumento accise benzina (quelle che Salvini voleva abolire in campagna elettorale…): +0,05 euro/litro in Liguria».

Lunedì mattina dalla Regione smentiscono l’aumento e sottolineano che «si rinnoveranno accise in vigore da anni e utilizzate a sostegno dei territori colpiti da emergenze di Protezione Civile», specificando che comunque «non ci sarà un centesimo in più di accise, ma solo euro destinati alla lotta al dissesto idrogeologico nella nostra Regione». Trascorrono pochi minuti e anche il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, intervistato da RTL, conferma e rilancia: «Sulle accise abbiamo bloccato gli aumenti che erano previsti e che abbiamo ereditato dal passato. Vorrei ricordare che abbiamo l’impegno a cancellare quelle più vecchie, ormai antistoriche. Sulla Liguria mi sembrerebbe irrispettoso mettere un’accisa in più».

Nelle stesse ore anche l’Ansa mette in rete alcune dichiarazioni, rilasciate da Bruxelles (dove in giornata si svolge il consiglio europeo dei ministri dei Trasporti), del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, che definisce il discusso emendamento come «cautelativo e non impositivo». Nel senso cioè che «interviene soltanto su responsabilità e decisione del presidente della Regione Liguria, in caso di necessità». Ma si dice pure convinto che una tale necessità difficilmente si concretizzerà perché «come governo abbiamo dato tutto quello che potevamo a Genova e penso che in pochi mesi, o massimo anni, tornerà a essere più forte di prima anche soprattutto a partire dal porto. Se poi Toti non fosse in gardo di di gestire correttamente tutte le risorse che abbiamo dato a Genova e alla Ligutia, gli abbiamo dato la possibilità di sopperire a questa incapacità di gestione».

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