Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneUfficio trafficoOptifuel Challenge 2015: il piede più leggero è spagnolo. Bene gli italiani

Optifuel Challenge 2015: il piede più leggero è spagnolo. Bene gli italiani

-

Ha vinto uno spagnolo dal nome lungo, ma dal consumo cortissimo: Jose Ramon Jano Gago. A lui personalmente vanno gli 8.000 euro in buoni, mentre per la sua azienda c’è il noleggio per un anno di un trattore Renault Trucks T 460 Optifuel compreso di tutti i servizi previsti da Renault Trucks. Alle sue spalle si sono piazzati il lituano Vytautas Luotè e il portoghese Vitor Pereira.

È questo il verdetto dell’edizione 2015 dell’Optifuel Challenge, la più agguerrita, la più partecipata, la più allargata anche geograficamente di sempre. Pensate che alle selezioni organizzate in oltre 20 paesi hanno partecipato più di 9.000 autisti, in rappresentanza di 2.214 aziende. Il 40% in più della passata edizione. E questo dovrebbe consolare anche i nostri Raniero Corazza e Damiano D’Arminio, partiti per Lisbona per tenere alti i colori italiani, e giunti rispettivamente al 6° e al 16° posto (su 37 finalisti, vale la pena di ricordare). Nel complesso i due autisti della Ecoservice di Civita Castellana (VT) e di Motta Servizi & Logistica di Eboli (Sa), si sono comportati egregiamente, anzi paradossalmente prendendo il meglio espresso da entrambi viene fuori un punteggio da record. Raniero, infatti, ha dimostrato una spiccata capacità nel far scivolare il veicolo, nello sfruttare l’inerzia, nell’evitare di far stringere un rapporto troppo stretto a piede e pedale del freno. Damiano, invece, ha viaggiato per quasi il 96% della sua prova all’interno della zona verde e per quasi il 50% nella fascia più bassa, quello intorno ai 1.000 giri, dove i consumi si contengono al massimo.

Peccato qualche errore nella parte teorica, peccato qualche incertezza dovuta al fatto di trovarsi (ovviamente) lungo una strada mai percorsa prima. Ma alla fine va bene così.

Non a caso Damiano – giunto alla finale internazionale dopo essere arrivato secondo sia a Eboli che nelle Langhe – guarda avanti, spiega che “la competizione, alla fine, è una scusa: l’importante è scoprire che è sempre possibile fare meglio, è ottenere dal veicolo sempre qualcosa di più, è trovare nuovi stimoli rispetto al proprio lavoro”.

E Raniero, che già lo scorso anno aveva sfiorato il podio nella finale di Nizza, è la dimostrazione vivente di quanto margine di miglioramento sia possibile esprimere disponendo di motivazione e di passione. Da quando nella sua testa si sono messi in circolo i concetti della guida razionale, non passa settimana che il suo Renault Magnum, malgrado le cinque primavere alle spalle, non riesca a percorrere qualche decina di metri di più con gli stessi litri di gasolio. Due anni fa si fermava a 3,2 km/litro; adesso va oltre i 4 km. E non è detto che non possa fare meglio.

Galleria fotografica

Video

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link