Nel documento di trasporto, anche noto come «DDT», la quantità dei beni trasportati può essere indicata con più unità di misura (chilogrammi, litri, metri cubi, etc.). A stabilirlo è l’Agenzia delle Entrate, in risposta a un’istanza presentata da Confindustria che riguardava i dati da inserire nella voce «quantità» del DDT e più specificamente se fosse possibile indicare le quantità dei beni con un’unità di misura diversa dai chilogrammi, cosa che invece era stata contestata a un autista nel corso di un controllo su strada.
L’Agenzia delle Entrate aggiunge pure che nel redigere il DDT bisogna fare riferimento alla natura (vale a dire, stato liquido, solido, gassoso) e al genere del bene trasportato, quantificabile per l’appunto con più unità di misura, seguendo la prassi normalmente in uso nel settore merceologico in questione.
Detto altrimenti, l’indicazione della quantità di beni trasportati avviene con un’unità di misura diversa dai chilogrammi non per questo può essere sanzionato.