Al Transport Logistic in corso in questi giorni a Monaco di Baviera il presidente dell’Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo ha parlato della nuova diga foranea nel corso del suo intervento in cui ha presentato al mercato tedesco le linee guida del piano che da oggi al 2030 cambierà profondamente il volto del porto di Genova e che in quindici anni porterà la capacità dello scalo a oltre 5 milioni di teu. “I grandi porti europei si stanno adeguando ai nuovi standard imposti dalla crescita del naviglio commerciale. – ha detto Merlo – Perché il porto di Genova possa continuare ad essere competitivo deve adeguare le proprie infrastrutture. L’intervento prioritario e propedeutico alle altre opere è la realizzazione della nuova diga foranea, un’ opera la cui necessità è fortemente condivisa dall’intera comunità portuale. “
La nuova diga, il cui costo è stimato in un miliardo di euro, verrà realizzata in cinque anni, a circa 500 metri al largo rispetto a quella odierna, a una profondità di circa 40 metri. L’infrastruttura consentirà di accogliere le navi portacontainer fino a 22 mila teu, consentendo così al porto ligure di poter competere con i maggiori porti europei. Le linee guida del nuovo piano regolatore prevedono oltre allo spostamento della diga, imponenti infrastrutturazioni come lo sviluppo del porto commerciale di Sampiardarena, l’adeguamento delle infrastrutture portuali di Voltri oltre anche l’utilizzo di energie alternative e lo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica a sostegno del traffico portuale. Le linee guida del piano regolatore portuale saranno portate in approvazione in Comitato Portuale entro il mese di luglio, per poi avviare un confronto con le realtà locali. L’obiettivo dell’amministrazione portuale è quello di procedere con la realizzazione della diga come stralcio anticipato al PRP.
In foto il rendering della nuova diga foranea