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Porto Trieste: 70 milioni per potenziare le linee ferroviarie merci

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Migliorare i collegamenti ferroviari da e per il porto di Trieste, considerato uno dei principali hub del sistema logistico internazionale; aumentare la quota del traffico merci su nave e ferro; garantire un trasporto cargo intermodale e sostenibile da e verso i mercati Europei e affacciati sul Mediterraneo. Sono i principali obiettivi del Protocollo d’intesa firmato da Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (ASP), e Maurizio Gentile, AD e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) (in foto).

L’intesa permetterà di potenziare dal punto di vista infrastrutturale il porto di Trieste e il suo collegamento con la rete ferroviaria nazionale. Al termine degli interventi – che richiedono un investimento economico di 70 milioni di euro, di cui 50 finanziati da RFI e 20 dall’Autorità di Sistema Portuale – le merci transitate dal porto di Trieste potranno intercettare due dei quattro corridoi europei TEN-T che attraversano l’Italia: quello Mediterraneo, che collega la Penisola iberica al confine dell’Est europeo passando per la dorsale italiana Torino-Trieste e il Corridoio Baltico-Adriatico, che collega i porti di Ravenna e Trieste all’Austria e ai mercati del Nord Europa.

L’obiettivo è migliorare il trasporto merci su ferro realizzando così la cura del ferro, voluta dal ministro Delrio e rispondente agli obiettivi indicati dal Libro Bianco dei Trasporti dell’Unione Europea, ovvero di trasferire entro il 2030 il 30% delle merci oltre i 300 km dalla strada ad altre modalità meno inquinanti, come ferro e navi, e il 50% entro il 2050.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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