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Salva Bambina su A4: é Ion Purice il «camionista-eroe»

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Ha un nome e un volto il camionista che domenica scorsa sull’autostrada A4 ha messo di traverso il proprio Tir per proteggere una bambina di otto anni sbalzata sull’asfalto dopo un terribile incidente avvenuto tra i caselli di Dalmine e Bergamo. Si chiama Ion Purice ed è un 29enne di origine romene che da tempo vive in Italia, a Taglio di Po nel Polesine. 
Era una domenica mattina e Ion stava facendo un trasporto di prodotti alimentari, il comparto servito dalla Bierreti trasporti, l’azienda per cui lavora, quando si è trovato ad assistere a un terribile incidente e dare il suo importante contributo per salvare una piccola vita umana. Arrivata la Croce Rossa Ion ha ripreso il suo cammino per consegnare la merce che stava trasportando. Rintracciato dai cronisti de La voce di Rovigo, lo vediamo nella foto tratta dal suo profilo Facebook dove posa fieramente davanti al suo camion, lo stesso che compare nelle immagini delle telecamere di sicurezza sulla A4 e diffuse dalla Società Autostrade.
Un angelo della strada. Così lo vede il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè commentando il fatto «Quante volte abbiamo dovuto leggere con rabbia titoli di giornali e ricostruzioni di incidenti nei quali sono coinvolti conducenti dei nostri automezzi. La superficialità con la quale sono stati nei confronti della nostra categoria utilizzati gli appellativi di “tirroristi, killer della strada” non è facile da dimenticare». Per Uggè il camionista-eroe è «un lavoratore che non ha esitato a mettere a repentaglio la propria incolumità, forse anche il proprio strumento di lavoro, per difendere la vita di altri» e fa una proposta «È nostra intenzione chiedere al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di rendersi parte attiva anche con la stessa presidenza della Repubblica perché questo atto non venga relegato a un fatto di mera cronaca e non cada nell’oblio. Forse un riconoscimento, fosse anche una citazione, il “camionista” se l’è meritato. È mia intenzione impegnare comunque la federazione perché questo avvenga.».
«Troppo spesso – afferma anche la presidente di CNA-Fita Cinzia Franchini – gli autotrasportatori vengono rappresentati con frasi del tipo “bisonti della strada”, o nel migliore dei casi i rinomati “padroncini”. Mai però ci si riferisce a loro come a professionisti, e mi riferisco al trasporto in conto terzi, che ogni giorno, con professionalità e in condizioni di lavoro estreme a causa di una burocrazia asfissiante, costi assicurativi e del carburante esorbitanti e infrastrutture stradali in condizioni pessime garantiscono la distribuzione delle merci sul territorio nazionale. Anche per questo va a Ion Purice il nostro grazie.».

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