Un passo per volta verso una soluzione definitiva. È quanto hanno prospettato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, insieme all’amministratore delegato di Tirrenia-Cin, Ettore Morace per risolvere le problematiche legate al caro traghetti e raffreddare gli animi dei trasportatori. Il primo passo sarà quello di bloccare temporaneamente le tariffe di Tirrenia, a cui seguirà un secondo passo costituito dalla costituzione immediata di un tavolo tecnico (cui parteciperanno rappresentanti del governo, della regione e delle aziende) finalizzato a condurre al terzo passo, quello di riscrivere la convenzione tra la compagnia di navigazione e l’ente pubblico in scadenza il prossimo 19 luglio, cercando il più possibile di contenere le tariffe.
Sardegna: blocco delle tariffe Tirrenia in attesa del rinnovo della convenzione
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Una soluzione che incontra la soddisfazione di molti, ma non di tutti. Sembra soddisfatto il ministro, che ha indicato come obiettivo finale quello di coniugare «un servizio più efficace e più efficiente con un prezzo che, in un momento come questo, deve essere uno stimolo a tornare a trasportare merci, a tornare in Sardegna».
Un po’ più cauto Cappellacci che afferma che è giunto il tempo di deporre l’ascia «ma non ancora quello di seppellirla».
Più possibilista Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, l’associazione di categoria che aveva promosso proteste nei giorni scorsi, che parla di «decisione molto importante che ora va consolidata con la definizione di un quadro di riferimento certo e duraturo».
Appena un po’ fuori dal coro l’ad Morace che sulla prospettiva indicata di diminuire le tariffe tende a frenare chiamando in causa i numeri: «Le rotte in convenzione sono in rosso. Nei primi mesi dell’anno abbiamo già perso 8 milioni».