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Seconda stazione a gas liquefatto LNG a Novi Ligure. Ecco dove apriranno le prossime

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Gli incentivi del governo per l’acquisto di veicoli alimentati a gas, compreso quello liquefatto (LNG), sono arrivati un attimo prima che la rete di rifornimento per questo tipo di carburante partisse. Perché in effetti in questi mesi sta prendendo forma. Dopo la prima stazione inaugurata lo scorso anno a Piacenza, adesso ha tagliato il nastro quella di Novi Ligure della Ratti Carburanti, in prossimità dell’uscita della A7. A realizzarla la HAM Italia, la filiale italiana di una società spagnola specializzata proprio nella progettazione di questo tipo di impianti. Parliamo di una stazione in cui i camion possono fare rifornimento alla giusta temperatura e che rifornisce il combustibile LNG con una velocità di oltre 100 litri al minuto. E in questo modo anche un pieno diventa questione di pochi minuti.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti – tra gli altri – Vincenzo Zezza, in rappresentanza del ministero dello Sviluppo Economico, e Mihai Radu Daderlat, Business Director Iveco Mercato Italia, un marchio che sta puntando molto su questa alimentazione (ne ha venduto oltre 400 in Europa soprattutto in Spagna e Paesi Bassi dove l’infrastruttura di distribuzione è più sviluppata), giudicandola in grado di garantire non pochi vantaggi. Gli Iveco Stralis Hi-Road presenti alla cerimonia, infatti, affrontano di petto quello che tradizionalmente veniva giudicato il tallone di Achille del metano, vale a dire l’autonomia, portandola a oltre 750 km, più che sufficiente per svolgere missioni anche di lunga distanza. D’altra parte il trattore AT440S33T/P LNG, in configurazione standard, dispone di 4 serbatoi a Gas Naturale Compresso da 70 litri e un serbatoio criogenico a gas naturale liquefatto da 525 litri. Il gas naturale è immagazzinato allo stato liquido alla temperatura di – 130°C e alla pressione di 9 bar e, prima di essere iniettato nel motore, viene convertito allo stato gassoso. Per il resto poi il metano è “pulito”, visto che taglia almeno del 10% le emissioni di CO2 (ma ricorrendo al bio-metano la percentuale può arrivare al 100%), riduce le emissioni sonore di circa 5 decibel, ma fondamentalmente costa circa il 40% in meno rispetto al diesel. Certo, magari i veicoli costano qualcosa in più, ma visto che in questo momento per l’acquisto di un veicolo LNG il ministero prevede un incentivo di 13.000 euro, forse si possono fare due conti.

Oltre a Iveco, anche Scania dispone di veicoli LNG. Un esempio lo si può osservare sullo stand della casa svedese alla fiera di Rimini, nel corso di Ecomondo (3-6 novembre): si tratta di un G 340 LA4x2MNA che, oltre a un’elevata autonomia, dispone di una eccellente coppia di 1600 Nm fin dai bassi giri, da 1100 a 1400 giri/min.

E se il dubbio al di là dei conti permane, perché per esempio si opera in un contesto ancora sguarnito di punti di rifornimento, può essere interessante conoscere i piani di sviluppo della HAM, che prevedono di creare nel breve termine, su stazioni di servizio carburanti già esistenti e appartenenti a terzi, almeno una ventina di stazioni di rifornimento LNG tra Nord e Centro Italia. Per la precisione sono già partite le trafile autorizzative per quelle da aprire a Modena, Brescia, Bologna e Ferrara. Inoltre, il gruppo Ham si è aggiudicato la gara Eni per la realizzazione della stazione di rifornimento LNG da realizzare vicino Livorno.

Ma per essere più precisi rispetto ai tempi quando la rete avrà una distribuzione sufficiente? Entro la prima metà del prossimo anno – spiegano alla HAM –  saranno funzionanti in Italia almeno 6-8 nuove stazioni di rifornimento LNG per veicoli pesanti. È un dato da considerare…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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