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Soste, Assotir: «Multe ai committenti e ai caricatori: 100 euro ogni ora di ritardo al carico o scarico delle merci»

L’associazione ha proposto due emendamenti al Decreto Infrastrutture. Uno volto a responsabilizzare committenti e caricatori sui tempi di attesa e l’altro sui tempi di pagamento per introdurre meccanismi automatici di rispetto delle scadenze: chi ritarda nella copertura delle fatture viene escluso dai contributi e agevolazioni pubbliche. Le proposte sono state depositate presso la Camera dei Deputati nel corso dell’audizione in commissione Trasporti e Ambiente di lunedì 9 giugno

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Tirare in ballo committenti e caricatori per responsabilizzare questa parte della catena logistica nell’organizzazione delle operazioni per caricare e scaricare le merci e per il rispetto dei tempi di pagamento. E’ questa la filosofia alla base di due proposte di emendamento che Assotir ha presentato durante l’audizione presso le Commissioni Trasporti e Ambiente di Montecitorio il 9 giugno scorso, quando sono state ascoltate anche Anita e Confetra sul decreto legge Infrastrutture che propone una serie di novità per l’autotrasporto

L’associazione guidata dal presidente Anna Vita Manigrasso e dal segretario generale Claudio Donati propone di prevedere per il committente e per il caricatore l’introduzione di una sanzione amministrativa di 100 euro per ogni ora di ritardo in aggiunta all’indennizzo già previsto dal decreto legge che porta a 100 euro il corrispettivo dovuto al vettore per ogni ora di ritardo dopo i primi 90 minuti di attesa. Una misura che secondo Assotir svincolerebbe il rapporto dall’ambito privatistico per portarlo sul piano del diritto civile. “Il protrarsi eccessivo delle soste al carico e scarico delle merci – si legge nel documento – al di là del danno economico arrecato al vettore, produce un’inefficienza complessiva per il sistema della logistica che, per il suo riconosciuto valore strategico, incide pesantemente sulla capacità competitiva dell’intero sistema economico nazionale. Questo fenomeno, pertanto, non può essere circoscritto all’ambito squisitamente privatistico, di un contenzioso tra operatori, bensì il suo rilievo è di ordine generale, perché ha a che fare con la qualità dello sviluppo del nostro sistema economico”.

L’altra proposta riguarda i tempi di pagamento per i quali decreto Infrastrutture chiama in causa l’Antitrust in qualità di autorità con competenze per intervenire in caso di segnalazioni dei vettori che possono passare anche attraverso l’Albo degli Autotrasportatori. Un meccanismo che secondo Assotir non sarebbe privo di rischi per i vettori, costretti ad esporsi nei riguardi della committenza. Così l’associazione propone l’introduzione di un sistema automatico secondo il quale le aziende che chiedono di beneficiare di contributi e agevolazioni pubbliche, devono anche certificare i pagamenti nei tempi regolari. In caso di falsa dichiarazione – aggiunge il testo – “oltre alle conseguenze sul piano penale, al dichiarante viene applicata una sanzione equivalente al 20% del totale del beneficio ottenuto, con un minino di 10.000 euro”. 

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