C’è qualcuno che bussa alla porta del porto di Taranto. Si chiama – stando a quanto comunica la stessa Autorità portuale di sistema del mar Ionio – Società Consortile “Southgate Europe Terminal”, costituita tra i soci Zeta System Spa e Taranto Iniziative Produttive Srl e intende ottenere in concessione una parte del molo polisettoriale della città pugliese per trent’anni, di una porzione di banchina e dell’area retrostante in località Molo Polisettoriale, in modo da rendere operativo un terminal multipurpose con la gestione del ciclo completo di movimentazione di merce containerizzata e merce varia. L’Authority aggiunge pure che la società ha chiesto «l’anticipata occupazione limitatamente ad una parte della superficie oggetto della domanda di concessione medesima».
Il molo in questione è una delle fette più appetitose del porto di Taranto anche perché 1.200 metri sono stati riammordenati in tempi recenti (tra il luglio 2016 e lo scorso agosto) anche magari allo scopo di trovare un operatore interessato alla gestione. Da due anni e mezzo, infatti, da quando cioè ha chiuso l’attività la Taranto container Terminal controllata da Evergreen, il molo è rimasto fermo e nessuno aveva avanzato la propria candidatura per amministrarlo. Adesso, finalmente, una svolta.