La questione è seria anche se comunicata tramite canali non sempre seri. Parliamo dell’annuncio, fatto domenica 25 novembre, dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, attraverso un post sulla sua pagina Facebook. «Dopo tanto lavoro e tanti incontri a Bruxelles – scrive – oggi siamo arrivati alla fine. Tutti i nodi giuridici sono stati sciolti. Il cambiamento è pronto». Il ministro fa riferimento alle concessioni, scadute e da rinnovare, relativamente all’autostrada A22 Brennero-Modena e alla A4 Venezia-Trieste. «Abbiamo detto basta – aggiunge Toninelli – agli esorbitanti e ingiustificati profitti regalati ai privati. E abbiamo aperto a una gestione pubblica delle autostrade, che garantisce più servizi a chi viaggia e distribuisce gli utili ai territori».
Parole che hanno letteralmente mandato su tutte le furie Debora Serracchiani: «Toninelli dice cose allucinanti sulle concessioni della A4 e della A22 – tuona la ex presidente della regione Friuli Venezia Giulia – c’è da chiedersi se la sua ignoranza in materia sia totale o se racconti frottole a livello professionale […]. Ancora una volta Toninelli si vende un “cambiamento” che non esiste perché lui ha proseguito un percorso iniziato dal governo di centrosinistra, se ne appropria e pure si pavoneggia. Se non l’ha capito glielo ripetiamo: la gestione delle autostrade A4 e A22 era già in mano al pubblico e tale noi volevamo che rimanesse. La ‘produzione di valore’ restava già ai cittadini e alle aree interessate, la decisione di non andare a gara era l’unica praticabile per evitare che le concessioni finissero in mani straniere, e adesso Toninelli ci dice che l’ha presa in considerazione: grave solo che lo ammetta».
Dario Bond, deputato veneto di Forza Italia, si dice d’accordo con Serracchiani e manifesta il proprio malcontento nei confronti del ministro: «Mi piacerebbe capire se Toninelli si è fatto un’idea dei bisogni del Nordest anche dal punto di vista infrastrutturale. Quelle poche volte che è venuto è stato solo per criticare o bloccare opere. Ci dica finalmente cosa pensa dei collegamenti a Nord verso l’Austria o della Transpolesana».
Infine, Vincenzo D’Azienzo, deputato veronese del Pd, pur ribadendo il giudizio critico, solleva un ulteriore interrogativo: «Tutto ciò di positivo è stato fatto dal governo precedente. Il ministro confonde la A4 con la A4 Autovie Venete, peraltro. E temo che questo annuncio sia per mettere nei cda di A4 Autovie Venete e A22 persone del Mit e del Met. Anzi lancio un ulteriore allarme: non è che Toninelli voglia bloccare, come primo atto, il tunnel del Brennero?».