Veicoli - logistica - professione

HomeCentonumeriFlussi in movimento3.000: i morti per incidenti stradali in Italia nel 2024. Ma crescono in città e calano in autostrada

3.000: i morti per incidenti stradali in Italia nel 2024. Ma crescono in città e calano in autostrada

Secondo i dati sulla sicurezza stradale appena pubblicati dall’European Transport Safety Council, il numero di vittime della strada dello scorso anno nello Stivale resta invariato rispetto al 2023, fissandosi in circa 3.000 decessi. Anche se l'Istat aggiunge che a fronte di una flessione in autostrada delle vittime del 13,9%, quelle in città aumentano del 7,9%. Non molto migliore la situazione degli incidenti sulle strade europee, dove la diminuzione è appena del 2% rispetto all’annata precedente. La Norvegia è il Paese europeo con la più bassa mortalità stradale, con 16 vittime per milione di abitanti

-

L’organizzazione no-profit European Transport Safety Council (Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti), il cui membro italiano è la Fondazione Unipolis, ha pubblicato oggi un rapporto sull’incidentalità stradale nel 2024. Purtroppo le notizie non sono particolarmente positive: sulle strade dell’Unione Europea si sono registrate 20.017 vittime, una diminuzione di appena il 2% rispetto al 2023, ben al di sotto del calo annuale del 6,7% necessario per raggiungere l’obiettivo UE di dimezzare i decessi entro il 2030Dal 2019, le vittime stradali nell’UE sono calate solamente del 12%, contro una riduzione necessaria del 27% per rimanere in linea con gli obiettivi.

Il rapporto sottolinea che, senza un deciso cambio di passo, l’Unione non riuscirà a centrare gli obiettivi di sicurezza stradaleper la fine del decennio. Anzi, nel 2024, otto Paesi europei hanno registrato un aumento delle vittime, tra cui Svizzera ed Estonia, mentre solo la Lituania ha ridotto i decessi del 35% rispetto a sei anni fa, seguita da Belgio, Polonia e Slovenia (oltre il 25%).

Situazione in Italia: non si abbassa il numero dei morti

Nel nostro Paese il numero delle vittime del 2024 non sta purtroppo diminuendo e rimane sostanzialmente invariato rispetto al 2023, quando le vittime erano state 3.039Tra il 2014 e il 2024, le morti della strada sono diminuite del 10%, passando da 56 a 51 per milione di abitanti. Il calo rispetto al 2019 è invece solo del 5%.

La Norvegia ha la mortalità stradale più bassa

Il premio PIN Award 2025 (Road Safety Performance Index) è stato assegnato alla Norvegia, che si conferma come la Nazione con la mortalità stradale più bassa d’Europa: appena 16 vittime per milione di abitanti nel 2024, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere meno di 50 morti annui entro il 2030 e zero entro il 2050. Tra le misure adottate dai noreuropei: un piano d’azione nazionale con 179 misure concrete, come il limite alcolemico tra i più bassi d’Europa (0,02%)corsi obbligatori di guida su fondo scivoloso e la trasformazione di strade pericolose in tratte 2+1 con barriere centrali. Città come Oslo hanno introdotto zone 30, piste ciclabili protette e restrizioni al traffico per tutelare pedoni e ciclisti. Il programma di ricerca BEST (Bedre sikkerhet i trafikken) ha prodotto oltre 140 studi per migliorare la sicurezza stradale, analizzando misure come limiti di velocità, infrastrutture sicure per utenti vulnerabili e pianificazione urbana. Inoltre sono state realizzate riforme legislative con indagini approfondite su tutti i decessi stradali ed azioni specifiche per i giovani conducenti, come il raddoppio dei punti patente e percorsi formativi rafforzati. Infine localmente sono state create aree scolastiche ‘car-free’ e certificati i comuni sicuri.

Servono misure urgenti e un’Agenzia europea per la sicurezza stradale

Secondo il rapporto ETSC, dal 2014 circa 23.800 vite sono state salvate grazie ai progressi nella sicurezza stradale, con un beneficio stimato per la società di 60 miliardi di euro. Tuttavia, se l’Unione Europea avesse seguito il ritmo di riduzione necessario del 6,7% annuo, si sarebbero potute salvare ulteriori 49.600 vite, per un valore sociale complessivo di 124 miliardi di euro.

Alla luce di questi dati, l’ETSC chiede, tra le proposte chiave, l’istituzione di un’Agenzia europea per la sicurezza stradale, con poteri specifici come la regolamentazione dei veicoli automatizzati e le indagini indipendenti sugli incidenti, similmente a quanto già esiste per altri settori del trasporto. 

«Siamo di fronte a uno scenario molto preoccupante – afferma Marisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis – nel quale si dimostra come sia ancora necessario intervenire per rafforzare la percezione del rischio ed educare a comportamenti più rispettosi di una strada per tutti».

close-link