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Codice della strada: con i 30 km/h a Bologna risparmiati 150 milioni di euro in 6 mesi

Il dato, elaborato in uno studio di GO-Mobility con i dati delle scatole nei dei mezzi, si basa sulla diminuzione dei costi sociali e umani dovuti al calo degli incidenti. Dimezzate anche frenate brusche, in calo le emissioni, aumenta la sicurezza sulle strade e l’attenzione alle regole, mentre i tempi di percorrenza crescono solo di 30 secondi. “Lo studio dimostra – ha detto Daniele Mancuso, ceo di Go-Mobility - che disporre di dati precisi e puntuali è fondamentale per valutare l'efficacia delle politiche di mobilità”.

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Oltre 150 milioni di euro risparmiati in 6 mesi con l’introduzione del limite di velocità di 30 km/h a Bologna, grazie alla riduzione di incidenti, morti e feriti. Meno costi sociali e umani a fronte di un aumento dei tempi di percorrenza di soli 30 secondi. E’ questo il risultato di uno studio condotto da GO-Mobility e basato su dati derivanti per la prima volta direttamente dalle scatole nere delle auto in circolazione nella città emiliana.

Dimezzate le frenate brusche

Dal 2023 al 2024, analizzando più di 135mila viaggi reali, sulle strade bolognesi dov’è stato applicato il limite, il rispetto dei 30 km/h è arrivato fino a quasi il 60% delle percorrenze, il numero delle frenate brusche è più che dimezzato e le emissioni inquinanti e climalteranti per km percorso sono calate fino al 17%. E il massimo incremento di tempo di spostamento in auto in caso di rispetto totale del limite? Meno di 30 secondi su un viaggio medio di 10 minuti circa. Questi elementi sono stati ottenuti grazie all’elaborazione di diversi Gigabyte di informazioni, i cosiddetti Big Data, a poco più di un anno dal provvedimento partito nella città emiliana a metà gennaio 2024.: “Questo studio dimostra che disporre di dati precisi e puntuali è fondamentale – ha dichiarato Daniele Mancuso, ceo di GO-Mobility – per valutare l’efficacia delle politiche di mobilità. Siamo confidenti che le nostre analisi contribuiranno ad alimentare in maniera oggettiva il polarizzato dibattito sulle Città 30”. Le analisi sono state effettuate attraverso i Floating Car Data (FCD) generati dalle scatole nere delle auto ed anonimizzati con le più avanzate tecniche per la protezione della privacy. I viaggi analizzati sono relativi ad una settimana di ottobre del 2023 e all’analoga del 2024, corrispondenti a oltre 90 milioni di punti di campionamento complessivi per circa 135mila viaggi in auto. 

Daniele Mancuso, Ceo di Go Mobility

Stile di guida più tranquillo

Sulle strade regolate a 30 km/h calano le situazioni di pericolo e d’emergenza: sono diminuite drasticamente le accelerazioni anomale e le frenate brusche (rispettivamente -31% e -58%). Lo stile di guida più rilassato ha contribuito anche a un traffico più fluido, portando al calo delle emissioni inquinanti e climalteranti per chilometro percorso, con impatti paragonabili a quelli determinati dal rinnovamento del parco veicolare, in un range tra -4% e -17% a seconda del tipo di emissione (il calo più significativo riguarda gli ossidi d’azoto, il principale inquinante da traffico stradale, e le polveri sottili) e di parco auto considerato. In più, grazie proprio alla granularità dei dati impiegati nello studio, per la prima volta è stato possibile osservare chiaramente la relazione diretta fra la riduzione dell’intensità delle frenate e il calo dell’incidentalità sulle strade con limite a 30 km/h.

Più sicurezza sulle strade

Bologna è diventata una città più sicura, con meno incidenti, meno feriti e meno morti. I dati ufficiali della Città metropolitana mostrano, per il territorio del Comune di Bologna, una riduzione dell’incidentalità complessiva e, in particolare, una diminuzione degli incidenti gravi e mortali nei primi 6 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023: complessivamente nell’intera città gli incidenti sono calati del -8,8%; i feriti del -8,9% mentre le morti per incidenti del -31%. L’effetto positivo è più marcato nelle strade urbane, quelle regolate per lo più a 30 km/h, dove i dati segnano rispettivamente -9,4%, -9,8% e -58,8%. La riduzione del numero di persone morte e ferite in incidenti stradali ha prodotto inoltre un risparmio complessivo, fra costi sociali e umani, stimato in oltre 150 milioni di euro sulla base dei parametri internazionali applicabili, solo nei primi 6 mesi di applicazione del provvedimento. 

Maggiore rispetto dei limiti di velocità

Circa 3 km su 5 sono percorsi in media rispettando il limite di 30 km/h. In aggiunta, i risultati evidenziano che l’applicazione della misura mediante controlli ha inciso in maniera positiva sul rispetto effettivo del limite di 30 km/h. Il rispetto dei limiti è passato dal 53% dei chilometri percorsi nella prima fase, in cui sono stati modificati la segnaletica e i cartelli, al 58% nella fase successiva, con effettivi controlli sul campo, sintomo di un miglioramento progressivo del rispetto normativo. È stato infine calcolato che, se il rispetto del limite fosse totale, tagliando tutti i picchi superiori a 30 km/h, il tempo di viaggio crescerebbe, al massimo, di meno del 5% rispetto ad oggi: concretamente, neanche 30 secondi in più, su uno spostamento medio di circa 10 minuti.

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