Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneUfficio trafficoDa Parigi ai grandi porti del mare del Nord via fiume: partono i lavori per un canale di 107 km sulla Senna

Da Parigi ai grandi porti del mare del Nord via fiume: partono i lavori per un canale di 107 km sulla Senna

5,1 miliardi di investimento (2,1 di fondi europei) per realizzare un canale in grado di accogliere imbarcazioni fino a 185 metri di lunghezza e a 11,40 metri di larghezza, in grado di contenere 4.400 ton di merci. In pratica ogni nave corrisponde a più di 200 camion. E in questo modo si mira a togliere dall'autostrada di confine tra Francia e Belgio circa due milioni di camion

-

L’intermodalità fluviale spinta al massimo livello di competizione possibile: è quanto si propone il progetto francese, i cui lavori sono iniziati in questi giorni, di realizzare un canale navigabile lungo la Senna per arrivare dal cuore della Francia fino al Belgio e all’Olanda e per questo chiamato proprio Senna-Nord Europa

Un’opera faraonica di 107 km che collegherà il fiume Oise al canale Dunkerque-Escaut, da Compiègne ad Aubencheul-au-Bac, vicino Cambrai, richiederà la realizzazione di sette 7 chiuse e 63 ponti (di cui tre ponti-canali che misurano anche 1.300 metri) e comporterà anche la deviazione di un fiume. Il tutto comporterà un investimento di 5,1 miliardi di euro, di cui 2,1 finanziati con capitali europei, e impiegherà almeno 6.000 persone. L’obiettivo dichiarato è quello di permettere la navigazione sul fiume di grandi imbarcazioni fino a 185 metri di lunghezza e fino a 11,40 metri di larghezza, in grado di contenere 4.400 tonnellate di merci. Il corrispondente – si fa notare – di più di 200 camion. Tutto traffico stradale che quindi, nel momento in cui l’opera sarà realizzata – le previsioni sono per il 2028toglierà dall’intasata rete autostradale a cavallo tra Belgio e Francia circa due milioni di camion ogni anno

Al progetto guardano con estremo interesse i porti del Mare del Nord, Rotterdam e Anversa, che lo interpretano come una modalità per convogliare nuovo traffico da una delle regioni più ricche dell’Europa, che al momento attuale vede come scalo portuale soltanto Le Havre. Peraltro, già si prospetta una sorta di bilanciamento dei traffici, visto che dalla Francia si attendono merci alimentari e in particolare cereali, mentre in direzione opposta, dal Belgio verso Sud, viaggerebbero soprattutto prodotti chimici.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link