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Divieti austriaci anti-camion: 25 associazioni di 9 paesi chiedono all’UE la procedura d’infrazione

Secondo l'accusa i divieti di passaggio tirolesi, in particolare quello settoriale e quello notturno, violano il diritto comunitario e impediscono la libera circolazione delle merci nell’Unione europea. Baumgartner: «Il pedaggio notturno sull'A13 tirolese è troppo elevato»

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È guerra aperta tra associazioni e Camere di Commercio di 9 Paesi europei e lo Stato federale del Tirolo che ha deciso di inasprire i divieti di transito dei veicoli pesanti sul suo territorio. Anita, oltre a 24 associazioni e Camere di commercio di Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia hanno infatti chiesto alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di avviare una procedura d’infrazione nei confronti delle restrizioni tirolesi. I divieti di transito, in particolare quello settoriale e quello notturno, secondo associazioni e Camere di commercio, violano chiaramente il diritto comunitario e impediscono la libera circolazione delle merci nell’Unione Europea

«L’inasprimento del divieto di guida notturna dal 01/01/2021 – spiega Anita in un comunicato – ha portato, nel bel mezzo della pandemia, a un divieto quasi totale del traffico di transito nelle ore notturne. Si dice che così si migliora la qualità dell’aria, ma dal punto di vista ambientale… un divieto totale nelle ore notturne provoca solamente una maggiore concentrazione di spostamenti nelle ore giornaliere, causando più ingorghi, traffico stop-and-go e, di conseguenza, più emissioni». 

La Camera di commercio di Bolzano, ma anche altre Camere e associazioni, hanno in passato più volte proposto misure alternative per rendere più sostenibile il trasporto su strada e per promuovere lo spostamento su rotaia, presentando inoltre lo scorso febbraio un parere legale sul divieto di guida settoriale, cui tra breve seguirà un altro parere legale sul divieto di guida notturna. In passato, la Commissione è già intervenuta due volte contro il divieto di guida settoriale in Tirolo

«Ma oltre ai divieti di circolazione, in Tirolo vi sono altri ostacoli per gli autotrasportatori – ha commentato Thomas Baumgartner, presidente di Anita – Il pedaggio notturno sull’A13 tirolese è troppo elevato: mentre nel Tirolo del Nord si spendono 3,50 € al km, sulle autostrade in Italia e Germania si pagano in media solo 0,17 € al km. È vero che nel calcolo del pedaggio vengono inclusi i costi esterni, ma i costi sull’A13 sono sproporzionati e non sono compatibili con le disposizioni europee».

Per quanto riguarda nello specifico i divieti, ricordiamo che attualmente il Governo austriaco ha esteso il divieto di circolazione del sabato per i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate nella regione del Tirolo a luglio e agosto.

Fino a prima del provvedimento tutti i veicoli industriali dovevano fermarsi dalle ore 15,00 del sabato alle ore 22,00 della domenica; dal 3 luglio, invece, l’inizio del divieto è anticipato alle ore 7,00 del sabato. Questo provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale austriaca del 30 giugno scorso, resterà in vigore fino a sabato 28 agosto 2021 sulle autostrade A12 e A13 per i veicoli diretti in Italia o in Germania. L’estensione del divieto entra in vigore in quattro tratte tirolesi: B 178 Loferer Strasse, da Lofer fino a Wörgl; B 177 Seefelder Straße; B 179 Fernpass Straße, da Nassereith a Biberwier; B 181 Achensee Straße. Il divieto è esteso anche dal km 4,5 della B 320 Ennstalstraße e alla A/4 Ostautobahn, dallo svincolo di Schwechat al confine con l’Ungheria di Nickelsdorf.

Dal divieto sono esentati i veicoli industriali che trasportano animali da macello, stampa periodica, bibite in zone turistiche, carburante, prodotti per ristorazione o per riparare impianti di refrigerazione, medicinali, rifiuti solidi urbani. Sono esenti anche i trasporti intermodali per o da il più vicino terminal ferroviario e gli automezzi per il soccorso stradale o che lavorano per cantieri stradali o ferroviari.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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