La sicurezza e il benessere psico-fisico dei conducenti di veicoli pesanti dipendono da un cambiamento culturale nella percezione del problema. E questo mutamento passa dalla formazione/informazione, ma anche da una tecnologia sempre più avanzata nella prevenzione degli eventi che causano incidenti.
Sono le conclusioni del convegno organizzato oggi a Milano da Garmin sul tema: «Il nuovo codice della strada: come sta cambiando la cultura della sicurezza stradale in Italia».
Il nuovo codice della strada: botta e risposta Salvini-Peron
Nella prima parte dell’evento il ministro delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, si è dichiarato soddisfatto dei dati sull’incidentalità post-Codice: «Mi porto a casa 750 feriti, 55 morti e 700 incidenti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Se questo trend rimarrà costante saremo a breve almeno a meno mille feriti e meno mille incidenti, il che vuole dire che la nostra azione politica ha ottenuto un risultato significativo».
«Il Ministro si è impegnato con me a rivalutare la normativa sulla sospensione della patente per gli autisti professionali – ha aggiunto nella seconda parte del workshop Alessandro Peron, segretario generale Fiap – I conducenti di camion devono assolutamente tenere comportamenti corretti, ma non vanno criminalizzati e va sempre considerato come il monte ore che passano sulla strada e il chilometraggio è molto superiore a quello dei normali guidatori, il che dovrebbe far riflettere sull’applicazione di norme omogenee per tutti».
Il colpo di sonno: una tecnologia in grado di registrarlo prima che si manifesti

In generale, i partecipanti al convegno hanno concordato sulla necessità di sviluppare la professionalità degli addetti, sul rendere più ‘attraente’ il lavoro di autista per i giovani e sull’introdurre nuove tecnologie che aumentino il comfort al volante, garantendoal contempo un viaggio sicuro e privo di emergenze.
Da questo punto di vista tecnologico, particolarmente interessante è stato l’intervento di Riccardo Groppo, CEO della start-up Sat (Sleep advices technologies). «Abbiamo sviluppato – ha detto il CEO – una famiglia di algoritmi brevettati, progettati per prevedere un episodio di sonno di una persona alla guida di un veicolo, da 1 a 8 minuti prima che si verifichi. Monitoriamo anche la fatica di un conducente in tempo reale e la sua “perdita” di energia prima che insorga il fatale colpo di sonno, nonché la qualità del sonno stesso. Lo stato di pre-sonnolenza, con un’attenzione deviata rispetto alla conduzione del veicolo, viene individuatotramite uno smartwatch indossato dall’autista che raccoglie dati sullo stato cardiologico e fisico dello stesso, avvisandolo e permettendogli di fermare il camion per recuperare dalla fatica».