Veicoli - logistica - professione

HomeSlider HomeIl Dpcm del 3 dicembre apre i punti di ristoro sulla E45 e sulla Romea

Il Dpcm del 3 dicembre apre i punti di ristoro sulla E45 e sulla Romea

Dopo i punti di ristoro sulle autostrade e quelli in porti e interporti, conquistano la possibilità di stare aperti a prescindere dalle diverse limitazioni orarie anche quelli lungo due strade europee: la E45 e la E55

-

Trattorie e ristoranti sono state chiuse ormai da diverse settimane, con l’eccezione iniziale dei punti di ristoro sulle autostrade. Poi, dal 17 novembre l’eccezione si è allargata finendo per comprendere anche i punti ristoro di porti e interporti. Adesso, con il Dcpm del 3 gennaio – la cui vigenza è stata allungata dal decreto legge n. 158 del 2 dicembre 2020 da trenta a cinquanta giorni e, quindi, fino al 15 gennaio 2021 – fa un altro passettino in avanti, nel senso che include anche le aree di servizio poste sulla strade europee E45 ed E55 – quindi rispettivamente la Orte-Ravenna e la Romea – dove in ogni caso bisogna rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. Anche se a questo punto l’eccezione suona un po’ meno significativa, in quanto l’altra novità è che le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) rimangono consentite all’interno delle Regioni gialle dalle ore 5,00 sino alle ore 18,00 e torna possibile anche la consumazione al tavolo, seppure con un massimo di quattro persone, a meno che non siano tutte conviventi.

Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

È sempre permessa senza limiti di orario – quindi anche dopo le 18 – la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive ma soltanto rispetto ai clienti. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Nelle Regioni arancioni restano sospese le attività dei servizi di ristorazione con la sola esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che siano rispettati i consueti protocolli anti contagio.E a proposito di Regioni un’ordinanza in via di pubblicazione del ministro della Salute, Roberto Speranza ha cambiato a partire dal 6 dicembre i colori di molte. Più precisamente Campania, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad arancione. Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione a gialla. Per Piemonte e Lombardia rinviato l’accesso alla zona gialla, mentre l’Abruzzo dovrebbe colorarsi di arancio a partire dal 10 dicembre.

Per il resto, per quanto riguarda più da vicino l’autotrasporto, restano consentiti, in presenza e anche a distanza secondo le modalità stabilite da appositi provvedimenti, i corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche effettuate dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole, i corsi per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci e viaggiatori e i corsi sul funzionamento del tachigrafo svolti dalle stesse autoscuole e da altri enti di formazione, i corsi per il conseguimento e per il rinnovo del certificato di formazione professionale per i conducenti di veicoli che trasportano merci pericolose, nonché i corsi di formazione e i corsi abilitanti o comunque autorizzati o finanziati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Anche rispetto ai viaggi all’estero, vengono ribaditi i limiti agli spostamenti e la disciplina per gli ingressi in Italia previsti dai precedenti Dpcm, ma viene anche ribadito che gli equipaggi dei mezzi di trasporto, il personale viaggiante e coloro che entrano per motivi di lavoro i cui settori non devono rispettare queste disposizioni, ma piuttosto alcuni speciali protocolli di sicurezza e comunque potranno continuare a entrare e a transitare in Italia senza obbligo di tampone, sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario.

Resta inteso che chiunque entra in Italia dopo aver soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti in uno o più Stati e territori di cui agli elenchi C, D ed E dell’Allegato 20 al Dpcm, anche se asintomatico, è obbligato a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’ASL competente per territorio.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link