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La preoccupazione dei camionisti ucraini fermi all’interporto di Trieste

Molti autisti erano pronti a tornare a casa, ma sono stati bloccati. Tornare nelle zone attualmente teatro di guerra è impossibile. Il parcheggio dell'autoporto Fernetti si è allora riempito di tir con targa ucraina, in attesa degli sviluppi della situazione bellica. In tanti vivono questi momenti con ansia, «aggrappati» agli smartphone per per restare aggiornati sulle vicende e contattare i propri parenti

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L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha creato apprensione e preoccupazione nelle centinaia di camionisti ucraini che quotidianamente transitano in Italia attraverso il «corridoio» del Friuli.

Il TGR Rai Friuli Venezia Giulia ha raccontato dell’attesa drammatica dei tanti autisti ucraini fermi all’interporto Fernetti di Trieste, al confine con la Slovenia. In questi giorni di guerra, infatti, molti di loro hanno ricevuto indicazioni dalle agenzie di spedizione di non far partire gli automezzi verso destinatari che si trovano nelle zone teatro del conflitto. E così il parcheggio dell’interporto si è riempito di camion con targa ucraina, in attesa degli sviluppi della situazione bellica.

Gli autisti si sono quindi ritrovati sul piazzale dell’autoporto, dove vengono aggiornati via smartphone sulla situazione dei loro familiari e dei loro colleghi che si trovano in Ucraina e ricevono filmati sugli effetti dei bombardamenti avvenuti fino ad oggi. Molti di loro temono che, se il conflitto dovesse proseguire per tanto tempo, sarebbe altamente concreto il rischio di un blocco prolungato delle attività.

Qui il servizio di Tgr Rai FVG

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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