La comodità offerta dall’e-commerce, tra acquisti con un click e consegne rapide, ha un rovescio della medaglia che spesso viene ignorato: la pressione operativa sulle flotte commerciali, che costituiscono la colonna portante del settore, specialmente nei periodi di picco legati a sconti e promozioni. A confermarlo è un nuovo studio di Geotab, società che si occupa di soluzioni per i veicoli connessi, che, in vista del Black Friday 2025, ha analizzato i dati aggregati dei veicoli commerciali collegati alla propria piattaforma, relativi ai periodi immediatamente precedenti e successivi al «venerdì nero» del 2024.
L’obiettivo era quello di individuare trend che potrebbero nuovamente replicarsi nelle prossime settimane, a cavallo della giornata del 25 novembre. I dati sono stati raccolti tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2024.
Dai sette Paesi europei presi in esame (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna) emerge un quadro comune: lo stress operativo sulle flotte commerciali è tangibile e misurabile. I dati mostrano infatti come l’aumento della domanda influenzi direttamente l’operatività, portando a fermate più frequenti, viaggi più brevi e un incremento del tempo in sosta con il motore acceso.
Picco stagionale = picco di stress operativo
Durante la settimana del Black Friday 2024, le flotte analizzate da Geotab a livello europeo hanno registrato un aumento del 6% nel consumo di carburante e nell’emissione di CO2 per veicolo. Questo si traduce in una spesa aggiuntiva stimata in più di 28.000 euro, oltre a circa 160.000 litri di combustibile extra bruciato, in media, da ogni flotta, in soli sette giorni.
Il numero di viaggi per singolo veicolo ha raggiunto due picchi sul finire dello scorso anno: il primo (+16%) durante la settimana del «venerdì nero», il secondo (+17%) nella settimana precedente al Natale. Subito dopo le festività, il numero di corse per veicolo è calato drasticamente, con una diminuzione del 50%. In parallelo, è stato rilevato, nel periodo di sconti, un incremento del 9% del tempo di sosta a motore acceso, sintomo di fermate più frequenti, e una riduzione del 10% nella distanza media percorsa per viaggio, a testimonianza di una logistica particolarmente frammentata.
L’elettrificazione potrebbe teoricamente contenere consumi di carburante ed emissioni di CO2. Eppure, nonostante a livello europeo l’aumento dei veicoli elettrici nelle flotte sia costante, durante il picco stagionale solo il 12% dei viaggi è stato coperto dai mezzi a batteria. Risulta quindi un’evidente difficoltà strutturale nel sostituire completamente i veicoli a combustione interna, specialmente nei momenti di maggiore pressione.
Ma in Italia un andamento più sfumato
E l’Italia? Il nostro Paese si allinea alla tendenza europea, ma presenta alcune specificità. Il numero di viaggi per veicolo, e di conseguenza il consumo di carburante e le emissioni di CO2, aumentano senza anomalie significative durante il Black Friday e calano a Natale, quando gli autisti (o meglio alcuni di loro) si godono le meritate festività.
La distanza media per viaggio è invece diminuita, ma in modo meno marcato rispetto ad altri Paesi – come i Paesi Bassi – ed il picco più basso, che sfiora il -10%, viene raggiunto nella settimana dal 15 al 22 dicembre, immediatamente prima di Natale. Una possibile motivazione potrebbe essere ricercata nella tendenza degli italiani ad acquistare regali all’ultimo minuto oppure nella minore diffusione della tradizione del Black Friday rispetto ad altre Nazioni europee.
«In quest’ultimo caso – spiega Geotab – per il 2025 si potrebbe prevedere una diminuzione più consistente, sintomo di una maggiore capillarità e consistenza numerica delle consegne, considerando che il venerdì nero sta guadagnando sempre più terreno anche in Italia. Nel 2024, ad esempio, si è registrato un aumento del giro d’affari dell’8,6% rispetto all’anno precedente». (fonte: Ipsos).
Sorprende, infine, che il tempo di sosta a motore acceso sia rimasto sostanzialmente stabile, a differenza di altri Paesi, specialmente la Francia, dove si sono osservate variazioni accentuate. I conducenti della Penisola sono davvero più coscienziosi, spegnendo sistematicamente il proprio mezzo durante le fermate? «Solo un’analisi approfondita delle attività operative delle flotte dell’ultimo miglio durante la prossima stagione di picco – conclude Geotab – potrà fornire risposte concrete».


