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Uggè-Franchini: continua, senza mezzi termini, la polemica sui pedaggi

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La polemica a distanza tra il presidente di FAI-Conftrasporto Paolo Uggè e il presidente di CNA-Fita Cinzia Franchini non accenna a diminuire. È bastato che stamattina Uggè dedicasse al tema dei pedaggi la sua consueta rubrica del lunedì sul quotidiano Il Giornale, per fornire alla Franchini l’occasione di rimproverarlo e di invitarlo a essere il presidente di Unatras senza preoccuparsi dei concessionari.

Ma dove sta il cuore della polemica? Uggè in realtà dalle colonne del Giornale trattava il tema senza indugiare sulla polemica, ma limitandosi a ribadire la necessità di distinguere, a proposito di sconti sui pedaggi, la categoria «pendolari» da quella «autotrasportatori». Distinguo opportuno – secondo Uggè – perché:
a) gli autotrasportatori, in quanto «grandi utenti» sono vincolati a livello europeo a uno sconto massimo del 13%;
b) gli sconti sui pendolari, in mancanza di qualcuno che se ne faccia carico, rischiano di essere spalmati sugli altri utenti, autotrasporto compreso. Ipotesi, questa, fermamente scartata dal presidente di FAI-Conftrasporto.
Ecco perché Uggè sembra invitare ad abbassare i toni e a interrompere il chiacchiericcio intorno a una questione, utile soltanto a far aumentarela confusione. Ma soprattutto lo stesso Uggè indica chiaramente quale sia il cuore della questione, ricordando come in Spagna di fronte a una problematica analoga, abbiano individuato una soluzione allungando i tempi delle concessioni, riducendo così l’impatto degli aumenti. Ipotesi che – c’è da giurarci – farebbe la gioia di tante concessionarie italiane che ovviamente temono la scadenza del contratto di concessione (che le esporrebbe all’incognita di dover affrontare una gara europea) e potrebbero quindi mostrare aperture al dialogo di fronte a una prospettiva di rinviare tale scadenza.

Tutti questi argomenti devono aver creato non pochi fastidi a Cinzia Franchini, che dopo poche ore dall’uscita in edicola del quotidiano ha rilasciato tramite comunicato dichiarazioni avvelenate contro Ugg, per rimproverargli di preoccuparsi «di quanto e come si discute il tema degli aumenti dei pedaggi, di come i concessionari autostradali possano sobbarcarsi l’onere di alcuni sconti o addirittura di come, sempre per questi ultimi, sia magari opportuno allungare i tempi delle loro concessioni»
Ma la critica diventa della Franchini è in realtà puntuale, articolata punto per punto. Il presidente di CNA-Fita, infatti, chiarisce che, al contrario di quanto afferma Uggè,
a)    «in Unatras, come in CNA-Fita, sul tema pedaggi, siamo convinti che più se ne discute e meglio è»;
b)    «da nessuna parte è stata mai paventata l’ipotesi che il costo degli abbonamenti, proposto dal Ministro Lupi, potesse in qualche modo ricadere sull’autotrasporto»;
c)     il 13% indicato da Uggè quale soglia massima consentita dall’Europa per concedere sconti alla grande utenza è un argomento «falso» perché in questo caso non si discute di incentivi pubblici, ma di «accordi tra privati» e in particolare tra autotrasportatori e società concessionarie e di conseguenza nulla impedirebbe di andare oltre a tale soglia;
d)    in Unatras «è stato già deciso di affrontare, direttamente con il fornitore autostradale, la possibilità di un accordo tra privati per ulteriori sconti», tanto che è già stata recapitata ad Aiscat e al suo presidente, Fabrizio Palenzona, una lettera per chiedere un confronto.
«Se Uggè – conclude la Franchini – non è in linea con quanto deciso in Unatras lo dica chiaramente, ma non contribuisca a fare confusione su temi così cruciali per le imprese del settore».

Insomma, un attacco frontale, diretto e pesante che, è facile immaginare, non cadrà nel vuoto, a meno che Uggè non abbia interesse a far scemare la poloemica, magari per il bene di Unatras. Comunque sia, lo scopriremo in tempi molto molto brevi.

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