L’Europa ha un nuovo commissario ai Trasporti. È una donna, un ingegnere, un’imprenditrice, ma anche vicepremier del suo paese, la Slovenia. Ma soprattutto Violeta Bulc, preferita dal parlamento di Strasburgo all’ex premier sloveno Alenka Bratusek, è piaciuta molto anche al neo presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il quale inizialmente aveva indicato come candidato alla poltrona dei Trasporti Maros Sefocvic, promosso invece alla vicepresidenza per l’Unione energetica. Poi, invece, la candidatura dell’imprenditrice slovena si è fatta strada e ha passato lo scoglio su cui si era arenata quella della Bratusek: l’audizione da parte del parlamento europeo (nella foto), nel corso della quale bisogna presentare genericamente il proprio programma e rispondere alle domande dell’emiciclo. E ieri sera 21 ottobre, la Bulc ha dimostrato carattere e chiarezza.
La sua frase più a effetto è stata: «i trasporti sono la spina dorsale della crescita», anzi, di più, sono una «soluzione e non un problema». Molto apprezzato anche il passaggio della relazione in cui il nuovo commissario ha espresso contrarietà al «dumping sociale» e alla riduzione dei diritti dei lavoratori del settore.