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Volge al termine lo sciopero dei dipendenti nello stabilimento Scania di Angers

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Oggi, dopo quasi una settimana di sciopero, tutti i lavoratori dello stabilimento Scania ad Angers in Francia torneranno a lavorare. La protesta era iniziata martedì scorso e aveva interessato 220 dipendenti su 750. La richiesta dei lavoratori era netta: un aumento di 100 euro lordi e il pagamento del bonus Macron di 1.000 euro. La protesta aveva procurato non pochi disagi, anche perché aveva rallentato il ritmo produttivo (quasi 60 camion al giorno) e quindi rischiava di condizionare anche i tempi di consegna dei veicoli. L’azienda svedese, da parte sua, aveva prima cercato di tendere una mano ai lavoratori offrendo di aumentare le retribuzioni dell’1,9% e quindi di 25 euro al mese. Poi, vista la posizione ferma dei sindacati, era salita a 2,2%, oltre a un bonus eccezionale di 750 euro. I sindacati invece pretenderebbero di più, in quanto sostengono che il risultato operativo del gruppo svedese è aumentato del 37% tra gennaio e settembre 2019. Dall’altra parte si ribatte che in realtà le prospettive per il 2020 non sono altrettanto positive e che quindi nulla garantisce che un domani le cose procederanno altrettanto bene. E soprattutto erano state ricordati i tanti accorgimenti esistenti per chi lavora e che riguardano, oltre alla retribuzione, il rispetto alla rotazione del lavoro ogni due ore, i premi di produzione e gli incentivi, la tredicesima, la partecipazione e le ferie.

In un comunicato Scania si dice soddisfatta e ringrazia gli «gli oltre 550 dipendenti che ci hanno permesso di continuare a soddisfare i nostri clienti, continuando a produrre i nostri camion in questo periodo».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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