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Consegnati venti Renault Trucks D Wide Z.E.Le bollicine di birra salgono, le emissioni scendono

È un piccolo momento storico: un produttore di birra, una filiale svizzera del gruppo Calsberg, con un colpo solo acquista venti camion elettrici della losanga per organizzare, oltre alla distribuzione locale, il primo e l’ultimo miglio di trasporti intermodali. Dove cioè il mezzo elettrico, con la sua autonomia, riesce a iniziare e terminare la missione e, in mezzo, è affiancato dal treno. E l’ambiente ringrazia…

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Sgombriamo subito il campo da un equivoco: questo articolo non parla di una consegna di un veicolo. Se così fosse sarebbe banale, visto che ogni giorno di eventi analoghi ce ne sono a centinaia. Qui, invece, siamo davanti a una sorta di momento storico: è la prima vendita ufficiale di una flotta di veicoli elettrici. Quindi, non test o sperimentazioni, ma mercato vero, vale a dire un contratto firmato da una parte affinché l’altra le consegni pagando venti veicoli. Perché tanti sono quelli che il birrificio Feldschlösschen, con sede nella cittadina svizzera di Rheinfelden, ha acquistato con un colpo solo. Anche se detta suona riduttivo. Il birrificio in questione, infatti, è una filiale del gruppo Carlsberg, quinto produttore mondiale di birra (in Italia il terzo), forte di un fatturato vicino ai 9 miliardi e che si è posto l’obiettivo, entro il 2030, di azzerare le emissioni dei propri birrifici. All’interno di tale scopo include anche gli inquinanti prodotti dai veicoli con cui distribuisce i prodotti. Ecco perché la strategia adottata, perfettamente incarnata dal birrificio svizzero, è quella di affidarsi all’intermodalità. E in tale ambito i veicoli elettrici come il Renault Trucks D Wide Z.E., che riescono a percorrere 200 km con una ricarica, trovano nuova e funzionale missione, che si affianca a quella della distribuzione urbana. In pratica, cioè, i venti veicoli elettrici della losanga serviranno per un verso a effettuare giri di consegna tra i 100 e i 200 km per rifornire i clienti dai 15 siti logistici del birrificio in Svizzera, per un altro saranno utilizzati per portare la birra presso le stazioni ferroviarie. E poi, una volta a destinazione, sempre veicoli elettrici potranno provvedere alla distribuzione finale. In pratica, cioè, il D Wide Z.E. copre il primo e l’ultimo miglio nell’ambito di un trasporto che, rispetto alle lunghe distanze, si integra con la ferrovia.

Bruno Blin, presidente di Renault Trucks, consegnato le chiavi di un D Wide Z.E. a Thomas Amstutz, amministratore delegato di Feldschlösschen, filiale del gruppo Carlsberg

A ribadire ulteriormente la storicità del momento il presidente di Renault Trucks, Bruno Blin, si è recato a Rheinfelden, per consegnare le chiavi del primo dei venti D Wide Z.E., realizzati nello stabilimento di Blainville-sur-Orne in Normandia, nelle mani di Thomas Amstutz, amministratore delegato del birrificio Feldschlösschen. «Sono convinto che la mobilità elettrica sia la soluzione per migliorare la qualità del nostro ambiente e quella delle generazioni future – ha dichiarato Blin –Nei prossimi dieci anni, il trasporto cambierà più di quanto non sia cambiato in un secolo: e con questa partnership Carlsberg e Renault Trucks segnano la strada». E ancheAmstutz si è detto fiero di rappresentare «la prima azienda in Svizzera, se non in Europa, a utilizzare camion a emissioni zero per il trasporto di bevande. Abbiamo l’ambizione di diventare uno dei principali attori nella produzione e distribuzione di birra e bevande e nella logistica, ma anche nella tutela dell’ambiente». Che ovviamente ringrazia!

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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