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Classica, rock o podcast: ecco la playlist sicura per chi guida

Secondo Parclick.it non tutte le canzoni sono adatte per chi sta al volante, poiché possono influire sul battito cardiaco, sul livello di stress o sulla capacità di reazione del conducente. Ecco quindi qualche consiglio utile per viaggiare in sicurezza mentre si ascolta musica o podcast interessanti come quelli di K44 la voce del trasporto

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I comportamenti che causano incidenti stradali possono essere molteplici. In generale si pensa che le cause principali siano l’abuso di alcol o di droghe oppure condotte spericolate e rischiose alla guida. Tuttavia, si sottovaluta una motivazione che invece ha un alto peso specifico: la distrazione.
Secondo i dati forniti da Parclick.it (piattaforma di prenotazione di parcheggi online in tutta Europa, con più di 1 milione di utenti attivi), un incidente stradale su tre si verifica a causa di distrazioni durante la guida. Quei brevi istanti in cui non si è concentrati sulla strada, anche solo per una frazione di secondo, potrebbero essere sufficienti per alterare i nostri riflessi e far andare il veicolo fuori strada.
Ora, molte di queste disattenzioni potrebbero essere anche collegate al tipo di musica che ascoltiamo e al livello di volume della stessa.

Una fedele compagna di viaggio

È noto che la musica è la compagna di viaggio di molti conducenti, che la utilizzano per rendere più piacevoli i loro tragitti, per concentrarsi durante il parcheggio o per rimanere svegli. A detta di Parclick.it, 9 conducenti italiani su 10 ammettono di ascoltare musica mentre guidano. Però – avvertono gli esperti della piattaforma – non tutte le canzoni sono adatte per guidare, poiché possono influire sul battito cardiaco, sul livello di stress o sulla capacità di reazione del conducente.
In altre parole, ci sono momenti durante la guida in cui è necessaria una maggiore concentrazione, come quando stiamo effettuando manovre come un parcheggio o quando dobbiamo eseguire una manovra complicata. In questi casi, è meglio abbassare il volume, optare per uno stile con un ritmo rilassato o addirittura spegnere la radio.
«Il volume e addirittura i gesti che facciamo mentre ci godiamo la playlist preferita – spiega Ester Stivelli, responsabile di Parclick – possono influenzare la nostra attenzione e la consapevolezza di ciò che succede intorno a noi. Per questo motivo riteniamo che sia utile dare qualche piccolo consiglio su come far sì che la musica sia sempre e solo un’alleata per chi è alla guida».

La musica ideale? Dipende dal contesto

In generale, la musica classica può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la concentrazione alla guida. Però dipende molto dal contesto. Si deve cioè scegliere la musica più adatta in base al momento della guida.
Ad esempio, se stiamo percorrendo strade urbane, è importante prestare attenzione ai suoni esterni; quindi sarebbe preferibile ascoltare musica lenta e a un volume non troppo alto. Quando invece viaggiamo su una strada extraurbana, potremmo aver bisogno di uno stimolo per evitare di addormentarci e prevenire la stanchezza, quindi un po’ di rock non farebbe male e potremmo anche alzare un po’ il volume. E però, se ci troviamo in un ingorgo, è meglio tornare a una musica più rilassante o classica che contribuisca a mantenerci calmi e non privilegiare suoni che potrebbero incoraggiare un atteggiamento difensivo o aggressivo.

Equilibrio tra ritmo e volume

In conclusione, il segreto per scegliere la musica giusta da ascoltare alla guida – secondo Parclick.it – è trovare un equilibrio tra ritmo e volume. In questo modo, si evita che la musica possa distrarre il conducente o gli alteri, addirittura, lo stato d’animo. Importante insomma è che ognuno trovi la musica che lo faccia sentire a proprio agio e sicuro alla guida.

Alcuni utili consigli

Gli esperti della piattaforma forniscono infine alcuni utili consigli in materia.

1. Preparare playlist | Prima di iniziare a guidare, è bene creare diverse playlist che si adattino alle esigenze di ogni momento della guida (più movimentate, più lente, classiche, colonne sonore, ecc). Questo eviterà la necessità di cercare musica mentre si è in movimento e ridurrà la possibilità di distrazione al volante. Se volete, noi ne abbiamo una già pronta da proporvi: si chiama Note in viaggio (la puoi scaricare al link) una collezione di brani e samples (Blues, Jazz , Chill Hop) contenuti nella web serie di K44 «Una settimana con Laura Broglio».

2. Regolare il volume | È necessario mantenere il volume a un livello che ci permetta di sentire i suoni del traffico, sirene di emergenza e clacson. La musica non deve essere così alta da impedirci di ascoltare cosa accade intorno a noi.

3. Evitare distrazioni | Non si devono cambiare continuamente le canzoni o le stazioni radio mentre si guida e, se è necessario farlo, è meglio in momenti sicuri, come quando si è fermi a un semaforo. Non dobbiamo neanche ballare muovendo la testa o improvvisarsi batteristi con le mani mentre guidiamo, perché sono comportamenti pericolosi.

4. Utilizzare i comandi vocali o i comandi del volante | Se il nostro veicolo è dotato di comandi vocali o se i comandi sono presenti sul volante, dobbiamo utilizzarli per cambiare musica o regolare il volume senza allontanare le mani dal volante o lo sguardo dalla strada. Se viaggiamo con un’altra persona è meglio chiedere aiuto al nostro passeggero.

5. E se ascoltassimo i Podcast di «K44 – La voce del trasporto»? | Dentro al veicolo non è però obbligatorio ascoltare musica. Anzi, ascoltare un podcast su un argomento che ci interessa è un’ottima alternativa per rimanere attenti e svegli, specie se si tratta di quelli che Uomini e Trasporti mette a disposizione sul suo sito Internet nella sezione dedicata «Podcast K44 – La voce del trasporto», sotto la categoria Blog.
Prodotti in collaborazione con TrasportoEuropa.it, i podcast contengono notizie, approfondimenti e informazioni da e per chi trasporta e sono scaricabili per poterli ascoltare quando si vuole. Gli argomenti svariano dai segreti del tachigrafo alla questione dei valichi alpini, dal come ricaricare un camion elettrico alla storia dell’autotrasporto e a tanti altri temi. E quale momento migliore per informarsi o togliersi una curiosità se non quando si guida per chilometri e chilometri?

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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