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La Locanda delle Noci | Passo Corese (RI)

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Chiara Belleggia.

Per il ristorante truck del mese ci siamo rivolti a una nostra “vecchia” conoscenza, Chiara Belleggia, che intervistammo qualche tempo fa per la rubrica Anche io volevo il camion (potete andare a leggere l’articolo sul nostro sito). Chiara ha 34 anni ed è nata a Monterotondo, in provincia di Roma. È autotrasportatrice da quando ne aveva 18 ed è figlia d’arte, anzi nipote d’arte visto che anche il nonno, oltre al padre, faceva il camionista. Lavora per la FR Pluriservizi, una ditta di Anzio, con cui trasporta un po’ di tutto, dai frigoriferi alle centine, dall’alimentare all’abbigliamento. La Locanda delle Noci – questo il nome del locale di cui parliamo – Chiara l’ha conosciuta perché si trova vicino al Polo Logistico di Fara Sabina, in provincia di Rieti, un’infrastruttura che spesso attraversa nei suoi viaggi. «Una sera ho provato per curiosità ad andarci a mangiare con un collega – mi racconta – e ci siamo trovati benissimo. É una trattoria/pizzeria di medie dimensioni, un ambiente carino con camerieri giovani e cordiali. Fanno paste favolose della tradizione capitolina, ben condite e cotte al punto giusto, e lo dico da romana doc. Ed è per questo che tanti autotrasportatori lo frequentano».

LA LOCANDA DELLE NOCI

La trattoria di Passo Corese la gestiscono Luigina Foroni ed Eleonora Di Tommaso, madre e figlia (che in foto potete vedere quando era in dolce attesa).
Il locale è stato aperto il 1° settembre 2018, fa parte di un complesso che racchiude anche bar e residence – sempre in gestione da parte delle due donne – e prende il nome dal fatto che si trova in una zona che in passato era occupata da numerosi alberi del delizioso frutto.
«Per i camionisti abbiamo un menu fisso – spiega Eleonora – che viene 15 euro e comprende primo, secondo, contorno e caffè. Il nostro parcheggio purtroppo è piuttosto ridotto (5-6 posti camion), però siamo vicini a una zona industriale, per cui si può parcheggiare nelle zone limitrofe e con quattro passi si arriva da noi a piedi». Alla locanda si può mangiare pesce e pizza, ma la specialità sono i piatti tipici romani, come amatriciana, carbonara, gricia o cacio e pepe.
«In questi anni – mi svela la ristoratrice – abbiamo creato un rapporto speciale con i trasportatori, che costituiscono una discreta parte della nostra clientela. Ormai siamo confidenti e quasi amici. Pensi che ieri sono venuti a trovarmi tre camionisti pugliesi che mi hanno portato la pizza direttamente dalla loro regione. Del resto, se si crea un ambiente familiare e confortevole è poi più facile avere rapporti meno formali e più soddisfacenti per entrambe le parti».

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