Una politica avara di strategie adotta provvedimenti sulla spinta di onde emotive o mediatiche. E tali disposizioni producono risultati il più delle volte deludenti,...
I dati diffusi dall’Osservatorio di Conftrasporto nel recente Forum non sono certo lusinghieri per il trasporto delle merci su modalità alternative a quella stradale:...
In questo contesto è oramai risaputa la difficoltà del settore dell’autotrasporto nel soddisfare l’attuale domanda di servizi di trasporto. Infatti, oltre alle croniche criticità...
Approvati tempi e standard per la riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali pesanti che culmineranno nel 2040 con il 90%. Bocciato l’emendamento italiano per introdurre il calcolo del fattore di carbonio per i biocarburanti, ma per questi è stata approvata la definizione (da verificare) di «carburanti CO2 neutri». La decisione finale è al Trilogo di gennaio
Rinnovabile, ricavato da scarti vegetali, per ora costa più del gasolio (ma ci sono tante promozioni, compresa quella di Eni), una resa leggermente inferiore e ancora pochi distributori. Ma chi lo ha provato ne è rimasto soddisfatto: il prezzo può scendere, ma c’è da superare qualche intoppo burocratico
«In termini di consumo non ha la stessa efficienza del diesel», afferma Casilli, «ma è poca cosa in confronto a quello che potrebbe essere il beneficio per l’ambiente, laddove se ne diffondesse l’impiego. Per questo stiamo investendo in questa direzione. Ma ci auguriamo che, con le economie di scala, nel tempo possa arrivare a essere un carburante anche più conveniente»
Berlino ha deciso aumenti di 200 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa dai veicoli commerciali sopra le 3,5 tonnellate, secondo una tabella che penalizza anche gli Euro 6 meno recenti. Per l’autotrasporto italiano l’ennesima batosta che si aggiunge alle difficoltò di transito con la Francia e alle limitazioni di Vienna (che si accinge a seguire l’esempio tedesco)
La richiesta è di uno stanziamento quadriennale (con modalità di erogazione rapida) per favorire gli investimenti in veicoli a emissioni zero e relative infrastrutture, ma anche per stimolare i biocarburanti, che tutta la filiera vede come più praticabili dell’elettrico