Confcommercio ha presentato i risultati – dell’Osservatorio Congiunturale Trasporti dell’Ufficio Studi, realizzati in collaborazione con Conftrasporto – sul traffico merci nel 2019 da cui emerge un mercato che riflette il ciclo economico poco favorevole, con una crescita complessiva del comparto solo dello 0,5%, trainata dal trasporto su gomma. E, contrariamente a quanto accade per il trasporto passeggeri, «l’intermodalità nelle merci resta un’illusione».
Mentre nel 2016 la percentuale d’incremento del traffico merci era del 4,1%, man mano questa è scesa, attestandosi al misero 0,5% dello scorso anno. Il 2019 si è chiuso registrando una leggera crescita solo per la modalità strada (+2,2%) mentre le alternative intermodali hanno archiviato l’anno tutte con segno meno: ferrovia -4,3%, marittima -1,2%, aerea -3,6% (vedi tabella).
Per il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto, Paolo Uggè «dal rapporto emergono due indicazioni principali. La prima è la capacità del trasporto stradale di rispondere rapidamente alle esigenze del sistema distributivo italiano. Il tanto vituperato autotrasporto, che peraltro ha fortemente ridotto l’impatto ambientale, è l’unico segmento nelle merci che tiene, mentre, nonostante gli incentivi, le altre modalità segnano purtroppo il passo. In secondo luogo, prosegue nella gomma il processo di ristrutturazione del settore, con la crescita delle imprese strutturate più in grado di cogliere le opportunità dell’integrazione modale, per meglio competere sui mercati nazionali e internazionali».