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L’autotrasporto non deve pagare contributi all’Authority Trasporti: anche la FAI vince al TAR Piemonte

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Scontata, ma comunque importante la sentenza del Tar del Piemonte che, dando ragione a Fai-Conftrasporto, l’associazione che aveva proposto il ricorso, ribadisce che l’autotrasporto non deve pagare alcun contributo all’Authority dei Trasporti.
Scontata, perché già nella prima settimana di marzo un altro ricorso per l’identica questione era stata sollevata da altre associazioni e imprese (tra cui Anita, Fedit, Confetra e altre) e aveva sortito lo stesso esito e quindi funzionava come “precedente” rispetto alla sentenza pronunciata ieri sera.
Importante perché nella motivazione lo stesso giudice amministrativo nega ogni pretesa all’Authority in base all’argomento che questa non esercita alcuna concreta attività regolatoria nel settore dell’autotrasporto merci. Ma soprattutto aggiunge che questo settore «già oggi appare ampiamente liberalizzato e fortemente concorrenziale».

Tutto bene, quindi? Fino a un certo punto. Perché, come evidenzia il presidente Fai e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, «non è possibile che ogni anno si debbano sostenere ‘iniziative giudiziarie’ che si concludono puntualmente con la vittoria dell’autotrasporto, assunte da un’Autorità alla quale la legge non attribuisce alcun potere di vigilanza nel settore».

Come si risolve a questo punto la questione? Uggè non ha dubbi: «È indispensabile che il Governo intervenga». Ma chissà a quale governo stesse pensando?

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