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Padova: PSA, Contship e MSC, i colossi mondiali in corsa per l’interporto

I grandi gruppi internazionali dello shipping e dei container puntano sull’interporto di Padova con due offerte (in cordate diverse) per rilevare il 70% della società pubblica del valore di circa 60 milioni di euro e candidarsi a partner logistico nel Nord-Est. Le offerte, sottoposte già ad un primo screening, ora dovranno essere valutate da una commissione e ricevere l’ok delle istituzioni. Il closing è previsto per la prossima primavera

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Sono due le offerte arrivate per la selezione del partner logistico dell’interporto di Padova in risposta al bando di gara aperto lo scorso 30 maggio: una è firmata da PSA Italia con Logtainer e l’altra da Rail Hub società del gruppo Contship con Medlog società controllata da  MSC. PSA  con sede a Singapore è leader mondiale nella gestione di terminal container e attività di gestione portuale, ferroviaria e “inland”, mentre Logtainer è un importante  operatore intermodale italiano e gestore di terminal  che opera con le principali compagnie di navigazione. Rail Hub, con sede a Milano, è una società del gruppo Contship, leader di mercato nel business dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale in Italia e in Europa e ha presentato l’offerta con Medlog, società del gruppo MSC la più grande compagnia di navigazione al mondo.

La commissione

In una nota dell’interporto si apprende che è stata nominata una Commissione di gara, presieduta dal direttore generale, Roberto Tosetto e composta dal rappresentante della Camera di Commercio, Roberto Crosta, del Comune di Padova Luca Contatto e della Provincia Carlo Sartore. A loro che rappresentano i soci pubblici che esprimono la maggioranza della società si affianca Carola Pagliarin dell’Università di Padova, esperta nel settore del diritto pubblico amministrativo contabilità pubblica contratti pubblici.

I passaggi della gara

Dopo la pubblicazione del bando internazionale il 1° luglio scorso, è stata aperta la procedura di gara che si è sviluppata in vari passaggi: ai soggetti che avevano manifestato il loro interesse – una Virtual Data Room (VDR)  cioè una piattaforma online sicura e centralizzata utilizzata per archiviare, gestire e condividere documenti riservati con parti autorizzate, come avviene nella fase di due diligence per fusioni e acquisizioni. Per accedere alla VDR  e poter quindi studiare i documenti contenuti i soggetti interessati hanno dovuto sottoscrivere una garanzia –tramite fideiussione e bonifico bancario- di 300 mila euro e  firmare un patto di riservatezza. Alla procedura hanno avuto accesso sei soggetti. Dopo un percorso molto dettagliato con la possibilità di studiare oltre 2000 documenti presenti nella VDR, sono giunte a termine due offerte che adesso saranno esaminate in ogni dettaglio.

Soddisfazione per i risultati

Luciano Greco, presidente dell’Interporto ha espresso ottimismo per i risultati di questa prima fase: “Meglio di così forse non poteva andare – ha detto – nel senso che abbiamo i principali operatori del mondo che sono in due cordate diverse: quindi noi pensiamo che la scommessa che avevamo fatto qualche mese fa di aprire al mercato internazionale sia vinta. Abbiamo la dimostrazione pratica che effettivamente i grandi gruppi internazionali ed europei che operano nel settore logistico e dei trasporti ferroviari sono alla ricerca di piattaforme nell’area orientale della pianura padana e hanno scelto Padov,a nonostante debbano investire almeno 60 milioni di euro per entrare in partnership con l’interporto Padova. Interporto di Padova entrerà in un network internazionale e quindi da questo punto di vista io, a nome di tutto il consiglio di amministrazione, esprimo grande soddisfazione per il risultato”. 

Il closing definitivo in primavera

Il bando prevede la creazione di una nuova società, che assumerà la denominazione di Intermodal Terminal Padova srl alla quale sarà conferito l’asset terminalistico di Interporto Padova con tutte le sue attività. La ripartizione delle quote prevede che Interporto Padova manterrà una partecipazione importante pari al 30%, nella nuova società e nello statuto sono stabilite importanti clausole di garanzia, quali ad esempio l’impossibilità di cambiare la destinazione intermodale dell’area senza l’assenso di Interporto Padova, indipendentemente dalla quote possedute nella newco. Il valore a base di gara, pari al 70% del valore della nuova società, è fissato in 60 milioni di euro. La procedura di selezione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (20 punti l’offerta economica, 15 punti la terzietà cioè l’apertura del terminal a tutti gli operatori del mercato, 40 punti la qualità del progetto di sviluppo del terminal e 25 punti solidità finanziaria e prospettive di investimento) cioè valuterà con parametri oggettivi non solo l’offerta economica, ma soprattutto il progetto industriale presentato dall’offerenteCirca due mesi saranno impiegati per l’analisi delle offerte, e la aggiudicazione provvisoria, alla quale, trattandosi di una società a controllo pubblico dovrà seguire il via libera della Corte dei Conti e dell’Agenzia del Garante della Concorrenza del Mercato. La conclusione dell’operazione e la definitiva aggiudicazione della gara sarà subordinata al via libera degli organi collegiali dei soci pubblici di Interporto Padova e il closing definitivo arriverà presumibilmente nella primavera del prossimo anno.   

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