In dirittura d’arrivo un decreto ministeriale per l’avvio definitivo del bando LogIN Business da 157 milioni di euro per la digitalizzazione della logistica a favore delle aziende di autotrasporto e altre modalità inserito tra gli obiettivi del Pnrr. Dopo la pubblicazione lo scorso ottobre della lista delle aziende ammesse con riserva agli incentivi, il decreto a firma del Direttore Generale Donato Liguori (intermodalità e logistica) indicherà anche la documentazione necessaria per rendicontare i progetti, per i quali una prima fase è prevista entro il 16 dicembre prossimo. L’annuncio è stato dato da Lucilla Mattei della Direzione operativa di Ram Spa (la società in house del ministero delle Infrastrutture che gestisce il bando) e Francesca Cesarale della Direzione Logistica e intermodalità del Mit nell’ambito del convegno “Primi risultati e prospettive per l’attuazione del regolamento eFTI nel contesto della logistica digitale nazionale” che si è svolto a Roma nella sede di Porta Pia del Ministero.
Conto alla rovescia per i primi finanziamenti
Il decreto che dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore, al più tardi nei primi giorni della prossima settimana, oltre a sciogliere la riserva sulle aziende ammesse al finanziamento, farà scattare anche il conto alla rovescia per l’anticipazione dei fondi previsti per i progetti che superano l’importo di 150.000 euro, per i quali i beneficiari potranno richiederne una quota dopo 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento. Secondo le anticipazioni, il decreto definirà anche le modalità per la rendicontazione dei costi sostenuti, la documentazione per l’attestazione della realizzazione dei progetti, per la presentazione della “dichiarazione di inizio progetti” e fornirà indicazioni per l’apposizione del Codice Unico di Progetto (Cup)sulle fatture, utilizzabile anche per i documenti contabili già emessi.
Benefici a 1.262 aziende
Così il bando più difficili tra quelli previsti dalle linee di spesa per la digitalizzazione della logistica nel Pnrr – l’accensione dei PCS nei porti e interporti, l’avvio delle Piattaforma Logistica Nazionale (PNL) e la digitalizzazione della supply chain, appunto – continua il suo percorso accidentato, fortemente rallentato dalla burocrazia europea che aveva imposto il target di 8.350 aziende da raggiungere con i finanziamenti, mentre nella realtà le aziende che beneficeranno degli aiuti sono 1.327 su 1.262 progetti presentati. Un ulteriore confronto con la Commissione ha abbassato a 1.194 aziende il target da raggiungere consentendo all’Italia di andare avanti su questa strada, sempre più in salita per via dei tempi strettissimi: la rendicontazione finale dei progetti (quindi la realizzazione) dovrà essere presentata entro il prossimo 30 aprile. Una corsa contro il tempo che ha tenuto i tecnici ministeriali al lavoro per tutto il mese di agosto (la piattaforma per le domande è stata aperta il 2 agosto scorso) e che rischia di tenerli impegnati anche durante il periodo natalizio per la prima fase di rendicontazione.
L’82% dei progetti richiesti con il “de minimis”
“È stato comunque un successo riuscire a pubblicare il bando”, ha sottolineato Mattei presentando la platea delle aziende che hanno richiesto gli aiuti: il 60% svolte attività di autotrasporto, il 32% è impegnata in mansioni a supporto del trasporto, il 3% sono corrieri, un altro 3% intermediari, il restante 2% marittimi e ferrovieri. La maggior parte delle aziende ha dimensioni ridotte (64% tra micro e piccole aziende), le grandi rappresentano solo l’11%, ma hanno richiesto il 29% dei fondi per progetti più estesi e strutturati. Più di 209 milioni di euro i fondi richiesti per la maggior parte su grandi progetti che superano i 150mila euro, ma vince la modalità “de minimis” inserita nel bando con la possibilità di coprire il 100% del valore dell’intervento richiesta per l’82% dei progetti.


