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Veicoli industriali: quali novità porterà il 2026

L’anno venturo si presenta come un momento di cambiamento sostanziale per il settore trasporto merci, sia dal punto di vista normativo che tecnologico. Al centro tachigrafo, Euro 7, sicurezza attiva obbligatoria, ADAS, intelligenza artificiale e machine learning

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Arriva il nuovo anno e per il mondo del trasporto merci si preannunciano molte novità tecnologiche e normative che riguarderanno i veicoli commerciali e industriali, con un impatto non indifferente sulle attività operative e sul business delle aziende. Abbiamo quindi cercato di offrire un quadro esaustivo di cosa cambierà, con focus su Unione Europea, tecnologia, emissioni, sicurezza e requisiti operativi.

Obbligo tachigrafo per commerciali leggeri

La prima novità riguarda i veicoli commerciali leggeri (LCV) tra 2,5 t e 3,5 t utilizzati per trasporto merci internazionale o cabotaggio. Dal 1° luglio 2026 saranno considerati alla pari dei veicoli pesanti e dovranno quindi essere dotati di tachigrafo intelligente di seconda generazione (smart tachograph, Gen 2/V2). Questo sistema registra tempi di guida e di riposo, come già avviene nei mezzi pesanti, quindi le regole in materia per gli LCV diventeranno analoghe a quelle dei camion. Inoltre le norme sul distacco dei conducenti e condizioni di lavoro saranno applicate anche ai furgoni nelle operazioni transfrontaliere.

Dal punto di vista pratico questo comporterà nuovi obblighi di adeguamento delle procedure per le flotte e gli operatori logistici e la necessità di software/dati per un monitoraggio continuo, con il pericolo di possibili sanzioni e controlli più severi in caso di non conformità.

Le nuove regole fanno parte del Pacchetto Mobilità UE (Mobility Package) e rappresentano un cambiamento significativo per PMI e operatori logistici che operano con LCV oltreconfine. In pratica, un LCV che fino ad oggi poteva muoversi tra Nazioni con meno vincoli dal 2026 dovrà rispettare regole simili a quelle degli autocarri pesanti quando svolge attività professionali oltre i confini nazionali

Euro 7, nuovi limiti di emissioni

Dal 29 novembre 2026 entrerà poi in vigore la norma Euro 7 per le emissioni di autoveicoli e veicoli commerciali leggeri (N1). Quali sono le differenze rispetto all’Euro 6? Innanzitutto verranno inclusi i particolati ultra-fini (sotto 10 nm), quindi anche quelli emessi da freni e pneumatici oltre che dallo scarico, e le nuove misure di prova non saranno realizzate a banco, ma con un uso reale dei mezzi. Poi i requisiti di durata minima del sistema antinquinamento saranno di 160.000 km/8 anni. Per camion e veicoli pesanti l’introduzione di Euro 7 avverrà invece in fasi successive (2030-2031).

La General Safety Regulation 2 (GSR2) – Sicurezza attiva obbligatoria

Nel 2026 partirà anche l’applicazione per i veicoli leggeri dell’aggiornamento del Regolamento UE sulla sicurezza generale (GSR2), che impone funzioni di sicurezza avanzate per nuove omologazioni e registrazioni. Tra queste si segnalano i sistemi di rilevamento distrazione/attenzione del conducente, l’Advanced Emergency Braking System (AEBS) con protezione per pedoni/ciclisti e il Lane Keeping Assist. Altre tecnologie di sicurezza obbligatoria – come l’Event Data Recorder (EDR), ovvero la scatola nera che registra dati in caso di incidente – verranno introdotti da metà anno per i leggeri immatricolati (modelli nuovi già da gennaio).

Revisione delle norme UE su controlli tecnici e registrazioni

Sempre per il prossimo anno è in programma una revisione delle direttive UE sulle ispezioni tecniche periodiche (PTI), sulla registrazione dei veicoli e sul controllo tecnico e di sicurezza a bordo strada. Queste modifiche dovrebbero migliorare le verifiche sui veicoli elettrici e i sistemi ADAS, la documentazione digitale, la condivisione trasfrontaliera dei dati e le misure anti-frode (es. il taroccamento dei contachilometri).

Tecnologia che cambia: Software-Defined Vehicles e Intelligenza Artificiale

Dal punto di vista tecnologico nel 2026 continuerà la transizione verso veicoli definiti da software. Nel settore della diagnostica, predittività e manutenzione verrà incrementato l’utilizzo di Intelligenza Artificiale (IA) e machine learning. Per quanto riguarda invece la simulazione della produzione e la sua ottimizzazione si ricorrerà sempre più all’uso di digital twins, ossia modelli virtuali che eseguono il ciclo di vita di singole apparecchiature e che utilizzano i dati in tempo reale inviati dai sensori per simulare il comportamento e monitorare le operazioni. E per quanto riguarda i veicoli è prevista un’espansione ed una maggiore integrazione di sensori, telemetria e connettività di bordo. Questa evoluzione toccherà tanto l’attività industriale quanto l’operatività delle flotte.

Sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS)

Oltre alle tecnologie rese obbligatorie dal GSR2, molti costruttori stanno già preparando nuove suite di sicurezza avanzate per il 2026. Questi nuovi pacchetti comprendono le fusioni tra sensore radar e videocamere a 270°, il monitoraggio della fatica/attenzione del conducente con tecnologia a infrarossi ed il miglior rilevamento di pedoni e ciclisti anche ad alte velocità. Va però precisato che questi sistemi vanno oltre i minimi normativi, pur aumentando la sicurezza operativa.

Elettromobilità e sicurezza degli EV

Mentre l’UE procede con Euro 7 e nuove infrastrutture, alcuni paesi (es. India) introducono specifiche per i commerciali elettricicome l’Acoustic Vehicle Alerting System (AVAS) a partire dal 1° ottobre 2026 per aumentare la sicurezza degli EV silenziosi, segnalandone acusticamente la presenza.

Altri trend normativi internazionali

Infine anche fuori dall’UE si stanno modificando normative per veicoli automatizzati e commerciali. Ad esempio gli USA potrebbero rivedere i limiti di emissioni per camion legati allo standard 2027, con impatti sull’industria entro il 2026.

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