È il settembre del 1984. Iveco lancia a Strasburgo un camion destinato a fare la storia dell’autotrasporto. È il TurboStar, un veicolo diventato iconico grazie a soluzioni, per l’epoca, d’avanguardia. Il design era «aggressivo» come quello di un’automobile, così come il comfort offerto dalla cabina di guida. E il successo fu clamoroso: nei 9 anni in cui fu prodotto, dal 1984 al 1993, le vendite superarono le 50.000 unità. Per un veicolo industriale, numeri del genere non si erano mai visti. Ma quale fu la genesi di questo veicolo? Da dove nacque l’idea? Quali erano le sue caratteristiche e come arrivò ad affermarsi nel vivace contesto di quegli anni? Parliamo di tutto questo nel secondo episodio di «Le Ruote della Storia», la serie podcast di K44 dedicata alla storia dell’autotrasporto italiano, con le testimonianze di Ezio Camusso (formatore e dipendete storico di Iveco), Massimo Condolo (storico e giornalista), Daniele Di Ubaldo (direttore Uomini e Trasporti), Michele Lattore (direttore di Trasporto Europa) e Gennaro Speranza (giornalista Uomini e Trasporti)
Fedit chiede al governo, a nome dell’autotrasporto che viaggia con gas naturale, un intervento urgente per salvaguardare la transizione ecologica della mobilità. Rixi: «:La transizione ecologica e la sostenibilità ambientale non può fare a meno del gas liquido»
Il Team Desert Endurance Motorsport presenta a Milano Autoclassica 2022 i veicoli che parteciperanno alla Dakar riservata ai veicoli storici. Tra questi anche due camion e a bordo di uno di questi una donna
Un grande costruttore statunitense di motori e il principale costruttore di veicoli commerciali indiano si sono stretti la mano per realizzare nel grande Stato asiatico soluzioni di propulsione a basse e a zero emissioni. E nei progetti non scartano nulla: oltre ai mezzi elettrici e a celle a combustile, si misureranno anche su motori a combustione interna alimentati a idrogeno
È questa la provocazione lanciata dal responsabile trazioni alternative di Iveco mercato Italia, Valerio Vanacore, spiegando che rispetto al bioLNG va fatta chiarezza: se veramente si intende favorire questo carburante a elevata sostenibilità, in quanto prodotto di natura locale, non si può affidare la sua quotazione al TTF di Amsterdam. Dove il suo prezzo finisce per essere moltiplicato in maniera innaturale
Siamo stati a Barcellona a provare la nuova generazione di camion del costruttore olandese pensata per la distribuzione. Proposta in diverse configurazioni e allestimenti, la serie XD introduce standard inediti nei trasporti nelle aree urbane, in particolare per ciò che riguarda la visibilità. La cabina è stata infatti disegnata con un ampio parabrezza e grandi finestrini laterali, con un linea inferiore ultra-bassa per una migliore visione diretta. Il tutto supportato da tecnologie all’avanguardia come il sistema di visione digitale DAF e il DAF Corner View. Molto è stato fatto anche per «coccolare» l’autista con una serie di accorgimenti utili a migliorare il comfort di guida. La nostra test-driver Laura Broglio ci illustra tutto in questo nuovo episodio di K44 Tecno e ci fornisce le sue impressioni di guida
Perplessità sul rigore delle norme contenute nella proposta della Commissione europea, che in alcuni casi potrebbero comportare la completa riprogettazione dei veicoli, con gravi implicazioni di costo sproporzionate ai benefici effettivi. Cautela anche nell’inserimento di pneumatici e parti frenanti nella valutazione della classe Euro del pesante
Per risparmiare sui consumi di carburante è necessario «anticipare», cioè osservare la strada da percorrere per capire cosa faranno i veicoli che precedono e cosa presenta la strada. Questo giocare d’anticipo può essere messo in pratica sia tramite alcuni accorgimenti dell’autista, sia dalla tecnologia offerta dai veicoli stessi. Una di queste è il Cruise Control Predittivo, un sistema che è in grado di leggere e prevede la strada che l’autista si trova a percorrere e quindi di adattare la velocità di marcia. Presente nella gamma F-Max di Ford Trucks, questa tecnologia è capace di ridurre i consumi fino al 4% grazie al fatto di utilizzare i dati GNSS e i dati della mappa topografica di bordo per determinare la velocità ottimale del veicolo