La Di Nino Trasporti, azienda con sede a Pratola Peligna (AQ) che si occupa di spedizioni nazionali e internazionali, logistica integrata e stoccaggio merci,...
Lo stanziamento complessivo è di 40 milioni, ma già nel 2022 ne saranno spesi 13,5. Lo scopo è quello di tagliare il maggior prezzo di un camion elettrico rispetto a uno diesel, concedendo un rimborso dal 40 al 60% in base alle dimensioni dell’impresa. Si parte già dal mese di maggio
Il credito di imposta per l'acquisto del componente AdBlue prima era riconosciuto ai soli veicoli Euro VI d, ora scende fino agli Euro V, comprendendo anche gli Euro VI c-b-a.
Il decreto Automotive consente inoltre la deduzione forfetaria delle spese non documentate
I veicoli della casa tedesca trasporteranno i trailer della squadra italiana, attuale leader del Mondiale con Enea Bastianini, fino al circuito dell’Algarve per il Gran Premio del Portogallo, quinta prova del Campionato
I camion elettrici non sono solo sperimentazione, ma rappresentano ormai una realtà per una scelta di trasporto sempre più sostenibile. A dimostrarlo è l’articolata offerta di proposte sul mercato, come ad esempio quella del gruppo Daimler che proprio da poco ha iniziato la commercializzazione dell’e-Actros, il primo truck Mercedes-Benz alimentato completamente a batteria disponibile nelle versioni a due o a tre assi. Ma quali sono i criteri da prendere in considerazione prima di valutare l’acquisto di un camion elettrico? Come si fa a capire se il veicolo è realmente in grado di soddisfare le esigenze di trasporto delle aziende? E quali sono gli accorgimenti che occorre adottare in fase di ricarica per preservare le batterie e per far sì che non si resti a secco di energia? Rispondiamo a queste domande molto pratiche insieme a Luigi Romano Serafini, che segue in Italia la mobilità elettrica di Daimler Truck, e Fabrizio Lombardi, che di questa società è consulente vendite dei veicoli elettrici
La transizione energetica, commista alle turbolenze e alle potenziali scarsità sui mercati petroliferi e del gas, impone di fare un passo in avanti. Iveco...
Gli italiani non sono mai stati molto attratti dai contratti di manutenzione e riparazione. Negli ultimi due anni, però, qualcosa è cambiato. Quanto le incertezze pandemiche e l’aumento dei prezzi delle materie prime hanno indotto i trasportatori a cercare certezze per lo meno nei costi di assistenza? E quanto invece li ha conquistati un servizio più tecnologico e predittivo, in grado di garantire risposte personalizzate e di minimizzare i fermi macchina? Tutte domande a cui risponde in questo video Vittoriano Buono, responsabile servizi Iveco per il mercato Italia, che in anteprima ci presenta anche il nuovo Top Care, un pacchetto nutrito di servizi, pensato non soltanto per velocizzare gli interventi in officina, ma anche per rispondere a eventuali esigenze dell’autista. Pensate che nel caso in cui la riparazione del veicolo dovesse dilungarsi gli vengono forniti hotel, pasti, trasferimenti, spese di parcheggio e cure mediche.
La domanda di trasporti è forte, ma difficile da assecondare. Colpa di autisti e padroncini introvabili e di prezzi impazziti che non consentono di rientrare in preventivi fatti solo qualche settimana prima. La cooperativa veneta ha trovato settori merceologici in cui crescere, ma paga i lunghi tempi di attesa. A darle una mano arriva il nuovo DAF che taglia i consumi rispetto al passato di 1 km/l