Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sul possibile scorporo di Iveco Group (ne abbiamo parlato qui), ora arriva la conferma ufficiale: Tata Motors...
Due operazioni sul tavolo e una direzione sempre più chiara: lo scorporo di Iveco Group potrebbe presto concretizzarsi. Dopo settimane di indiscrezioni, il gruppo...
La svalutazione della moneta americana aggrava i problemi creati dai dazi e continua a generare incertezza sul futuro. Ma un dato è certo: il settore del vino, come ci spiega Luca Brunelli, produttore ed esportatore di vini toscani, sarà più colpito che in passato. E spiega che i suoi importatori americani da una parte chiedono di dividere il perso dei dazi, dall'altra si consorziano per fare stoccaggio fino a quando la misura non entrerà in vigore. Quanto alla ricerca di mercati alternativi, «noi l'abbiamo sempre fatta e continueremo a farla a prescindere dai dazi»
Il porto di Trieste chiude il primo semestre 2025 sostanzialmente in linea con i volumi dell’anno precedente. Sono state movimentate 28,7 milioni di tonnellate...
Dopo un inizio d’anno positivo, il mercato dei veicoli trainati con massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate segna a giugno una decisa battuta d’arresto....
Exor, cassaforte finanziaria della famiglia Agnelli, avrebbe aperto trattative per cedere il pacchetto di maggioranza (27%) di IVECO. A farsi avanti sarebbe stata Tata Motors, la principale azienda automotive indiana che ha in pancia marchi come Land Rover e Jaguar. Dalla vendita resterebbe escluso il segmento «difesa». I sindacati mostrano preoccupazione per il destino dei 14mila dipendenti italiani. Ma intanto il titolo vola in borsa
Sono momenti concitati, con scenari che mutano continuamente. Eppure una cosa è certa: il costo dell’energia andrà ad aumentare. E se l'incremento dovesse attestarsi a 10 euro/MWh sul gas e a 10 dollari al barile sul petrolio – ha calcolato il Centro Studi di Unimpresa – farebbe salire l’inflazione in Italia tra 0,4 e 0,8 punti percentuale. Ma se lo stretto di Hormuz, quel canale da cui transita il 20% del greggio mondiale, fosse chiuso ai traffici marittimi proprio a causa della guerra, l'impennata sarebbe molto maggiore