Il MIT ha riaperto i termini di presentazione delle domande di assegnazione per 16 autorizzazioni multilaterali CEMT 2023 (non valide per la Federazione russa,...
Nel corso di un’interrogazione a risposta in commissione rivolta al ministro dei Trasporti, la parlamentare PD ha chiesto espressamente che nel tavolo previsto per il 17 aprile prossimo, il ministero fornisca risposte concrete su contributi e regole
La dichiarazione di intenti con cui oggi i tre governatori di Alto Adige, Baviera e Tirolo si apprestano a sottoscrivere l’adozione del sistema a prenotazione con cui gestire il traffico pesante lungo l’asse del Brennero, secondo il presidente Thomas Baumgartner è contrario ai principi comunitari, rischia di essere costoso e pericoloso e in più è di fatto inattuabile. Ecco perché
Domani 12 aprile, a Kufstein, le tre regioni firmano una dichiarazione d'intenti per realizzare un sistema digitale a slot per gestire il traffico pesante lungo l'asse del Brennero. In pratica, un camion per transitare dovrebbe prima prenotarsi. Il presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, richiama l’attenzione del governo su questa iniziativa che, a suo dire, sembra finalizzata a «isolare l’Italia con le sue merci e la sua economia»
Una settimana dopo il giorno delle scampagnate - per tradizione il lunedì successivo alla Pasqua – al ministero di piazza di Porta Pia si inaugurerà il tavolo dell’autotrasporto. Reso «lungo» dalle tante cose da affrontare. A partire da quei fondi attesi dal settore, ma incagliati per ragioni che Maria Teresa Di Matteo, Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile del MIT, è stata incaricata di individuare. Basterà a far calare la tensione crescente all’interno delle associazioni di categoria?
Un’azienda di autotrasporto sottoscrive un contratto con una società petrolifera in cui è previsto l’obbligo di installare sui camion sistemi di videosorveglianza per visionare lo scarico. In mancanza di accordi sindacali, la società chiede al TAR del Lazio di autorizzare l’installazione. Ma la risposta è negativa perché a visionare i video è qualcuno di diverso dal datore di lavoro. Adesso l’Ispettorato fa propria tale posizione, inviando una nota ai suoi uffici territoriali e invitandoli a uniformarsi al TAR davanti ad analoghe richieste di autorizzazione. Quali sono le conseguenze di questa iniziativa per le aziende di autotrasporto che utilizzano sistemi di controllo a distanza? Lo abbiamo chiesto all’avvocato Roberto Maurelli. Ecco come consiglia di operare
A un anno di distanza dalla previsione dello stanziamento di 5 milioni di euro destinati alle imprese di autotrasporto conto terzi, viene pubblicato un altro decreto che fissa tempistiche, modalità e tetti massimi di finanziamento per singola azienda. Ecco entro quando e a chi inviare le domande