È improcrastinabile intraprendere al più presto azioni concrete per ridurre le emissioni inquinanti dell’autotrasporto. Questa la conclusione a cui è giunto il convegno, organizzato da Anfia e Anita a Dubai, presso il Padiglione italiano della COP28 (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), per approfondire i temi dell’efficientamento energetico e della transizione del trasporto merci su gomma.
Le due associazioni hanno ribadito che è urgente l’adozione di un piano straordinario e strategico che supporti non solamente la diffusione delle tecnologie elettriche e ad idrogeno, ma che crei le condizioni per il loro utilizzo da parte delle imprese di trasporto ed automotive. Inoltre va supportato con forza l’uso dei carbon neutral fuels, come biometano e HVO.
Anfia e Anita hanno anche auspicato che la regolamentazione UE sui nuovi target di riduzione della CO2 dei veicoli pesanti riconosca legislativamente la pluralità tecnologica e valorizzi di conseguenza tutte le tecnologie utili al raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica.
Ricordiamo che, anche se il limite alla commercializzazione delle vetture con motore endotermico al 2035 è abbastanza vicino, l’Unione Europea ha stabilito che non varrà per il trasporto pesante, per il quale la data ultima prevista è il 2040. Un traguardo che sicuramente apporterà vantaggi ad ambiente e filiera produttiva, ma che abbisogna di una rete adeguata di infrastrutture, soprattutto per il trasporto a lungo raggio.
Durante l’evento sono intervenuti, tra gli altri, Riccardo Morelli, presidente di Anita, Fabrizia Vigo, responsabile relazioni istituzionali di Anfia, Michele Ziosi, direttore relazioni istituzionali Iveco, Emanuele Arcese, Carlo La Corte e Vittoria Zanoni di Arcese Trasporti, Hannes Baumgartner, consigliere delegato di Fercam, ed infine Andrea Condotta, direttore affari pubblici, innovazione e sostenibilità di Gruber Logistics.
