Geofencing, sistemi anticollisione, robotica ed esoscheletri, monitoraggio avanzato. Sono queste le tecnologie che stanno arrivando nelle aziende di logistica con l’obiettivo di elevare la sicurezza, efficientare i processi e abbattere i costi. Seppure con l’ «effetto collaterale» analizzato nei dati dell’Osservatorio Contract Logistics del Polimi (leggi l’articolo) di rendere l’esperienza di lavoro più piacevole e quindi elevare l’attrattività delle aziende. Abbiamo chiesto a Stefanio Di Serio, Country manager di Almaviva USA, raccontare quello che sta succedendo in Europa e nell’altra sfonda dell’Oceano.
Ing. Di Serio, le aziende di trasporto e logistica stanno investendo in tecnologia anche per essere più attrattive per il personale. Si tratta di un trend che avete intercettato?
Per la nostra esperienza la maggior parte delle aziende che si avvicinano alla digitalizzazione si concentrano sull’efficientamento, sull’abbattimento dei costi o sull’ottimizzazione dei processi aziendali. Le aziende pensano che migliorare i processi possa avere un effetto, un’efficacia positiva anche sul personale impiegato.
Quali sono le tecnologie più adatte a raggiungere questo risultato?
Quando consideriamo le tecnologie che possono avere un impatto positivo sulle attività quotidiane dei dipendenti nelle aziende di logistica, la sicurezza è sicuramente uno degli ambiti principali. Tecnologie come la rilevazione del geofencing (una tecnologia che consente di creare un perimetro virtuale attorno a un’area predeterminata, ndr) e le soluzioni per la sicurezza a terra sono fondamentali, ad esempio, nei piazzali delle grandi aziende logistiche. Anche le tecnologie di bordo, come i sistemi di anticollisione o di protezione della linea di cambiamento, giocano un ruolo essenziale, specialmente nel contesto delle smart road e dei veicoli intelligenti, contribuendo a migliorare significativamente le condizioni lavorative. Inoltre, stiamo assistendo a sviluppi interessanti nel campo della robotica e degli esoscheletri, che migliorano l’esperienza lavorativa per i magazzinieri e per chi è impegnato in lavori manuali. Dal punto di vista della gestione, poi, le tecnologie di videosorveglianza e monitoraggio avanzato supportano ulteriormente la sicurezza e l’efficienza dei processi. Tutte queste innovazioni, nel loro insieme, mirano a creare un ambiente di lavoro più sicuro e sostenibile per il personale della logistica.
Lei ha anche un’esperienza internazionale, come stanno affrontando questo passaggio in altri paesi?
Da questo punto di vista, posso parlare con maggior cognizione di causa, in quanto sono in questo momento nella sede di Almaviva negli Stati Uniti. Qui abbiamo appena terminato un’importante acquisizione e abbiamo trovato un mercato molto competitivo che punta su tecnologia e innovazione grazie anche con una legislazione più attenta rispetto all’Europa all’innovazione e all’automazione. Stiamo vedendo esempi molto interessanti e molto avanzati di alcune tecnologie nel settore della logistica, dai porti agli interporti, alle ferrovie ed alle aziende di trasporto. Il nostro obiettivo è osservare le esperienze americane come per esempio i robot collaborativi, la stampa 3d o l’uso della blockchain, AR for Warehousing oil Quantum Computing, prenderne il meglio e trasferirle in Italia per migliorare e ottimizzare il processo. Penso che con l’adozione di queste best practice si possa migliorare non solo l’efficienza delle aziende di logistica, ma anche la competitività e l’innovazione.
CHI È STEFANIA DI SERIO
Direttore di Almaviva USA e Country Manager USA e Canada, con oltre 30 anni di esperienza come ingegnere dei trasporti, Di Serio ha gestito molti progetti per il miglioramento delle reti di trasporto. La sua esperienza abbraccia una vasta gamma di settori, tra cui i sistemi di trasporto intelligenti, le infrastrutture sostenibili e le tecnologie di trasporto emergenti.