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10 domande a… Francesca Marchesin

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CARTA DI IDENTITÀ

NomeFrancesca
CognomeMarchesin
Etàquella giusta
Stato Civileseparata
Punto di partenzaSusegana (TV)
Anzianità di Servizio17 anni
Settore di attivitàTrasporti navali, grande ristorazione e trasporto mobili

1) Come è nata la passione per il camion?

Premesso che guido una motricetta da 7 tonnellate, che molti colleghi non definiscono neanche camion, la passione per la guida l’ho sempre avuta, ma non avrei mai pensato di fare la camionista nella mia vita! È accaduto quasi per caso quando, dopo 20 anni di lavoro in fabbrica, mi sono trovata disoccupata. Allora il mio ex marito aveva un furgone e gli serviva una sostituzione perché contemporaneamente portava avanti un’atra attività. Così mi offrii per sostituirlo e da allora non ho più smesso di viaggiare!

2) In che anno hai iniziato la tua attività di trasportatrice?

Era il 2004. Guidavo un furgone da 3,5 tonnellate con la patente B su e giù per l’Europa.

3) E la patente C?

Quella l’ho presa nel 2009. Nel frattempo ero entrata in società con il mio ex e il lavoro era aumentato. Avevamo bisogno di mezzi più grandi. Così arrivò il primo Iveco Daily da 6,5 tonnellate a metano.

4) Ti sei trovata bene con un veicolo alimentato a gas naturale?

A dir la verità sì anche se, con quel furgone me la sono vista brutta in Francia, proprio per colpa del gas. Lì ancora non erano molto diffusi i distributori di metano. Così, alla fine dei miei giri, sulla via del ritorno mi sono trovata quasi in riserva e l’ultimo distributore di metano sulla strada era chiuso. Per farla breve sono riuscita per miracolo a rientrare in Italia.

5) Come si svolge il tuo lavoro?

Portiamo ricambi navali, come finestre o lamierati, in qualsiasi porto di Europa. Quindi macino chilometri su chilometri con il Daily, ora Diesel. Arrivo anche in Norvegia o in Finlandia.

6) Ma come si fa a dormire su un Daily?

Eh, basta organizzarsi. Su quelli da 3,5 tonnellate, all’occorrenza, metto un materassino di traverso sui tre sedili. Quello da 7 tonnellate invece ha uno spoiler Lamar da tetto che all’interno ha una cuccetta e il Webasto per l’inverno. Si accede tramite una botola sul tetto ed è abbastanza comodo.

7) Cosa non deve mai mancare in cabina?

L’occorrente per l’igiene intima, il mollettone per i capelli, tanti ricambi di vestiti. Una volta mi si è guastato il furgone in Olanda e ho dovuto attendere una settimana per la riparazione. Per fortuna avevo con me ricambi di vestiti a sufficienza.

8) Pasti in cabina o al ristorante?

Soffro di intolleranze alimentari, il cibo degli autogrill e dei ristoranti a lungo andare mi avvelena. Per cui, quando posso, mi porto il cibo che mi preparo a casa prima di partire.

9) Una panne antipatica?

Proprio di recente a Vienna. Da poco abbiamo iniziato a trasportare mobili. Dovevo scaricare un tavolo molto pesante in una via abbastanza centrale. Così ho parcheggiato il Daily con due ruote sul marciapiede e ho inserito le quattro frecce. Lo scarico del tavolo però si è rivelato più difficile del previsto, era veramente pesante. Quando sono andata a rimettere in moto per ripartire, la batteria era andata giù. Così ho chiamato l’assistenza. Sono arrivati dopo un’ora ma per fortuna sono riuscita a ripartire.

10) Mamma, nonna e camionista?

Sì, sono mamma di due splendide ragazze, una di 29 e l’altra di 27 anni. Ormai vivono per conto loro con i loro compagni ed entrambe hanno un bimbo.

Per leggere altre interviste ai protagonisti della strada, vai a «Voci on the road».

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