Dopo Genova e La Spezia, dal 1° luglio scatterà anche a Livorno la Port fee, la tassa contro la congestione nel porto a compensazione delle attese per gli autotrasportatori. Un documento, sottoscritto da Assotir, Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai e Trasportunito, contiene un accordo per fare scattare dal prossimo luglio il sovrappresso per le imprese committenti per i servizi con origine o destinazione nel porto toscano.
Nel documento indirizzato, tra le altre, anche a Capitaneria di Porto, AdSP del Tirreno Settentrionale ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le associazioni sottolineano che l’introduzione della Port Fee si è resa necessaria a tutela della continuità economica dei trasporti nel bacino portuale di Livorno, nel quale le imprese hanno investito importanti risorse. L’accordo non indicata una tariffa univoca, ma rimanda alla contrattazione tra le parti, citando già i casi di Genova e La Spezia dove la fee si applica dallo scorso anno e dove varia tra gli 80 e i 120 euro a viaggio.
È necessario – si legge nel documento – una responsabile compartecipazione agli extra costi generati dai disservizi dovuti dall’operatività portuale del Terminal, allo stato sostenuti in via esclusiva dalle imprese di autotrasporto. Tali extra costi – continuano le associazioni – rischiano di arrecare un grave pregiudizio alla continuità dei servizi di trasporto, all’economia territoriale ed all’occupazione, oltre a compromettere gravemente i livelli minimi di sicurezza stradale”.