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Revisioni si cambia: l’Europa punta a controlli annuali per i veicoli commerciali con più di 10 anni

Per i mezzi pesanti, ispezioni ogni 2 anni dopo i 6 anni dall’immatricolazione. La Commissione Ue ha presentato un progetto di revisione del Pacchetto Controlli varato nel 2014 con novità per controlli tecnici periodici, documenti di immatricolazione e ispezioni su strada dei veicoli commerciali. Il testo, che ora dovrà ricevere il via libera del Parlamento e del Consiglio, punta ad adeguare le norme alle nuove tecnologie e alla maggiore presenza di veicoli elettrici. Tra le novità, prove adeguate a veicoli elettici con verifica dei software, certificati di immatricolazione digitali, condivisione di dati transfrontalieri e sistemi antifrode contro la manomissione dei contachilometri.

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La Commissione Europea vuole voltare pagina sulle revisioni dei veicoli, pesanti compresi: controlli ogni anno per i veicoli commerciali con più di 10 anni di età e ogni 2 anni per i truck, dopo i 6 anni dall’immatricolazione. La proposta di direttiva, presentata il 24 aprile scorso, punta a riscrivere il Pacchetto Controlli del 2024 che prevedeva tre norme, ovvero quella relativa ai controlli tecnici periodici dei veicoli, ai documenti di immatricolazione e ai controlli su strada dei veicoli commerciali. Il testo che deve essere esaminato dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria promette una rivoluzione nei controlli che devono essere adeguati alla crescente presenza di veicoli elettrici e tecnologie raffinate. 

L’iniziativa firmata dal Commissario per i Trasporti sostenibili e il turismo, Apostolos Tzitzikostas, vuole introdurre ispezioni rafforzate, comprese controlli tecnici periodici per i veicoli elettrici e sistemi avanzati di assistenza alla guida, ispezioni annuali per auto e furgoni più vecchi e metodi avanzati di prova delle emissioni per rilevare i veicoli ad alte emissioni al fine di ridurre l’inquinamento da polveri sottili. La Commissione ha proposto inoltre di introdurre certificati digitali di immatricolazione dei veicoli e di controllo periodico, semplificare la condivisione transfrontaliera dei dati e proteggere i cittadini da attività fraudolente come la manomissione del contachilometri.

Verifiche e prove al passo dei tempi

Tra le misure più importanti, l’adeguamento delle prove ai veicoli nuovi con ispezioni tecniche periodiche per i veicoli elettrici e nuove prove per i sistemi elettronici di sicurezza, compresa la prova dell’integrità del software dei sistemi rilevanti per la sicurezza e le emissioni. Verranno testate anche le emissioni con rilevamento di veicoli ad alte emissioni, compresi quelli manomessi, utilizzando metodi avanzati per particelle ultrafini e NOx. Mentre per auto e furgoni di età superiore ai dieci anni il nuovo testo richiede la revisione annuale, mentre per i truck (categoria T1b, T2b, T3b, T4.1b, T4.2b, T4.3b) il testo prevede il controllo dopo 4 anni dall’immatricolazione e successivamente ogni 2 anni

Lotta alla frodi

C’è anche l’intento a contrastare le frodi nel nuovo testo della Commissione che propone la registrazione delle letture dei contachilometri nelle banche dati nazionali per lo scambio transfrontaliero della cronologia dei contachilometri.

Digitalizzazione e scambio dei dati

La proposta è quella di fare ricorso a un uso massiccio del digitale per il rilascio di certificati elettronici di immatricolazione dei veicoli e di prove periodiche e scambio di dati attraverso una piattaforma comune per semplificare le procedure amministrative. Questo garantirebbe anche la possibilità del riconoscimento transfrontaliero dei controlli tecnici periodici effettuati in un altro Stato membro e il miglioramento della governance dei dati relativi ai veicoli in tutta l’Ue.

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